Poter registrare un Unplugged per MTV è sicuramente impegnativo, ma è al contempo un grande onore: inutile ripercorrere la grandezza dei nomi che lo hanno reso storico, dai Nirvana agli Oasis, passando per gente come Alanis Morissette e i R.E.M., Eric Clapton e Bob Dylan.
Registrato al prestigioso Memo Music Hall di Melbourne, i DMA’s sono la prima band australiana a poter vantare di accostare il proprio nome a questa performance. Il risultato, a conti fatti, è più che buono: Tommy O’Dell regge alla grande la scena acustica, ed i paragoni con Liam Gallagher, per quel chè di voce nasale, ormai si sprecano, ma il ragazzo australiano può persino vantare un cantato più rotondo, argentino, a tratti (positivamente) evanescente e limpido; Johnny Took con la fidata acustica fila dritto e (forse troppo) scolastico, mentre Matt Mason, normalmente deputato alla chitarra elettrica, dà un’ottima prova di poliedricità imbracciando a più riprese il violoncello.
Ci sono brani sia della prima produzione che del più recente “For Now”, oltre alla già ben rodata cover di “Beautiful Stranger” di casa Madonna, arricchiti sia dalla impostazione acustica e dai bpm spesso ridotti, che dall’uso del richiamato violoncello e del violino.
Sicuramente una bella medaglia da appuntarsi al petto per i DMA’s, anche se la sensazione è che più dell’abilità e della capacità di performing, agli australiani manchi davvero qualcosa di più importante: le canzoni. Perchè il pop rock, di evidente ispirazione brit, con il quale si sono fatti conoscere, non può prescindere da pezzi che restino nella memoria per melodie e soprattutto ritornelli: invece, specie quanto contenuto nell’ultimo album, pare davvero troppo deficitario in tali termini.