“Hope” era uscito nel 2016, ma, a distanza di tre anni, alla fine di marzo è arrivato anche questo quarto LP degli Strumbellas, realizzato da Glassnote Records: prodotto da Tim Pagnotta (Elle King, Walk The Moon), il nuovo album è stato registrato tra il Bathouse Recording Studio di Kingston, Ontario e il Revolution Recording di Toronto.
Come ci ha raccontato il tastierista e cantante David Ritter nella nostra intervista di qualche mese fa, questo nuovo disco, al contrario dei precedenti, vede più luminosità nei testi e ciò si rispecchia anche nel suono della band canadese con una vivacità più che gradevole e un ottimo e frequente uso delle percussioni e della batteria, che danno una spinta verso l’alto a più di una canzone tra le nove presenti su “Rattlesnake”.
Il nuovo LP si apre con “Salvation” che, grazie a synth e a un drumming deciso, ci regalano una partenza intensa, ottimista ed energica, con dei notevoli cori che sembrano sprigionare positività e luce.
La successiva “I’ll Wait” parte con una maggiore calma, ma anche questa canzone riesce poi a trovare cori maestosi, che ci fanno tornare in mente certi Mumford And Sons; “We Were Young” si sviluppa soprattutto intorno al suono della chitarra e risulta più malinconica, sono comunque fiati e le sempre presenti percussioni ad alzare poi il tono, mentre “All My Life” è più riflessiva e sentimentale, ma comunque lascia uno spazio allo speranza.
Un disco intenso e gradevole, incredibilimente pop nell’anima e nello spirito, questo “Rattlesnake” segna un nuovo passo in avanti per gli Strumbellas e ci porta più luce rispetto al passato: siamo sicuri che i loro live-show italiani di questo autunno saranno assai godibili.