“Crush” è il nuovo album di Floating Points, dal 18 ottobre in digitale, vinile e cd.
Anticipato dal singolo “Last Bloom” e a quattro anni di distanza da “Elaenia” (Pluto, 2015), “Crush” porta nuovamente sotto i riflettori il talento di Sam Shepherd, musicista di formazione classica con la passione per il jazz e uno status da dj acclamato in tutto il mondo, capace di smuovere il dancefloor del Berghain con una strumentale di venti minuti di Pharoah Sanders.
Guarda il video ufficiale di “Last Bloom”:
Questo secondo album di Floating Points, con il suo tipico trademark malinconico di suggestioni nate dal synth Buchla, la cui inquietante modulazione attraversa un pò tutte le dodici tracce, è ispirato dai alcuni concerti del 2017, totalmente improvvisati, a supporto di The xx. Dopo il live con il suo Ensemble al Coachella di quell’anno, Shepherd si era presentato sul palco da solo insieme al suo fidato synth. L’idea era di fare qualcosa di ‘davvero melodico e lento’ per adattarsi all’umore dei protagonisti, ma il risultato è stato quello di aver creato una delle musiche più aggressive mai prodotte, davanti a 20.000 persone ogni notte. è stato liberatorio.
Floating Points è atteso in Italia a settembre per due dj set, l’8 al Radice Pura di Giarre (CT) per Ricci Weekender e il 27 alla Fondazione Prada di Milano per I Want To Like You But I Find It Difficult. A novembre invece i primi live con le tracce di “Crush”: il 13 a Parigi all’Elysee Montmartre, il 16 a Berlino alla Funkhaus e il 21 a Londra al Printworks.