C’è una figura decisamente cara, in questi Scare Taxi, a chi ha seguito con affetto e passione le sorti della musica indie-guitar-rock inglese negli anni. Tara ‘Guitara’ Harley infatti fa coppia con il mitico Alexander Boag, che ricordiamo nei valorosi These Animal Men, alfieri di quella che, a suo tempo, fu definita la New Wave of New Wave.
Tara e Boag, in quel di Brighton, hanno messo in piedi il progetto Scare Taxi e noi, da devoti del personaggio, non possiamo che parlarne con gran piacere, anche perchè il 28 agosto è uscito “Death By Music”, il loro album d’esordio.
Quando emerge quella voce inconfondibile di Boag ecco che inevitabilmente il pensiero va ai TAM, anche perchè sono i suoni stessi degli Scare Taxi che trovano una linea d’unione con quella band. Punk-rock che sa essere melodico e sporcarsi a dovere di garage, con un magistrale andamento quasi glam in “Get Up-Get Off”, in cui il falsetto micidiale inebria i sensi. Ma c’è di più, basti citare l’oscurità di “Lunacy” che trova lucentezza grazie a una favolso assolo nel finale. Quando è Tara alla voce l’atmosfera si fa quasi più post-punk, con ritmiche e andamento maggiormente quadrato e secco (vedi “Fly”). Vecchia volpe Boag, che con il suo cantato magistrale e la sua voce sempre espressiva da valore anche ad andamenti classici come in “If It Bothers You?”. Quando parte la linea vocale in “Love’n’Loathe’n’Peace’n’Anger” sembra davvero di essere tornati al primo dei TAM e ci viene la pelle d’oca, poi il pezzo sale di tono e diventa sempre più incalzante e sporco, là dove invece i TAM avrebbero lavorato maggiormente sulla melodia.
Questo per dire che gli echi del passato ci sono, ma c’è anche una personalità che emerge chiaramente e una voglia ben delineata di non seguire strade già battute. E a noi il tutto piace assai!
Photo by Andrew Southon