Arrivano direttamente da Mosca con il loro album di debutto gli shoegazers Life on Venus. Dieci le tracce presenti in “Odes to The Void” , un disco che intreccia sonorità  surreali, cupe e a volte snodate ma capaci di farci sognare ad occhi aperti. Un sogno nel quale immergersi completamente e dal quale sarà  difficile risvegliarsi. Ritmiche lente sovrastate da densi reverberi che portano l’ascoltatore a scuotere dolcemente il capo fino far cadere inevitabilmente lo sguardo alle scarpe, come è buona abitudine fare in questi casi.

Ci si immerge dolcemente in una miscela dark e shoegaze, perfettamente equilibrata, come nei brani “For The Kill” e “The Night is Young”, quest’ultimo in particolare ci ricorda le dolci e malinconiche melodie di band come Slow Crush, Bethany Curve, o dei nostri connazionali e giovanissimi Mondaze . Un connubio perfetto tra melodia e risonanza, un disco avvolgente, spinto da atmosfere tristi, nude, trascinanti, per una band che con questo disco ha dato prova di essere veramente capace in quello che ci piace tanto. Tutti a testa in giù a guardarsi le scarpe, l’ho già  detto, ma va bene così.