di Marco Ciardelli
Quando ero ragazzino e nel mondo impazzavano i Guns N’ Roses ed i botteghini erano gonfiati all’inverosimile da film come “Terminator 2”, un giovane cantante canadese firmava la colonna sonora di un film avventuroso/romantico (‘Robin Hood: Prince of Thieves’) che ben pochi ricorderanno, se non per il suo motivo musicale principale “(Everything I do) I do It for you”. Quel canadese li è ancora in giro.
Il 15 dicembre, a Milano, Bryan Adams ha come voluto rinnovare gli auguri di buon Natale alla città della moda e dello stile con uno straordinario concerto di quasi tre ore. Si parte con dei giochi sul maxi schermo sui quali Bryan anticipa la sua forte (auto)ironia e simpatia, come solo i grandi artisti possono permettersi.
Lo spirito natalizio entra nel Forum di Assago quando Bryan sale su un palco: scarno, crudo, semplice come “teletrasportato” dalla periferia di una piccola cittadina dell’Ontario, in cui una band di quindicenni suona al ballo dell’ high school.
La scaletta si fa subito energica, con i pezzi dell’ultimo, ottimo, album “Shine a light” (per molti dei presenti ancora inedito e felicemente scoperto proprio stasera immagino). Il tour del disco a Milano conta il 101mo concerto!
Il pubblico del palazzetto entra dunque subito in empatia con la forza del rock di Bryan Adams. Lui è molto sicuro di sè, tanto da azzardare un ottimo italiano che fa sciogliere i 10k del Forum, specialmente i fan di lunghissima serie, con i più appassionati delle prime file già belli carichi. Il canadese non si tira indietro e si espone con gioia, mettendosi in gioco, scatenando le chitarre compresse, asciutte, taglienti e vibranti: quel suono che lo ha reso unico in ogni parte del globo.
La band è, per la gran parte, quella storica, anche se Bryan ci tiene a sottolineare che il batterista è napoletano!
Arrivano i grandi classici in scaletta e la meravigliosa voce di Bryan è più alta, confidente ed emozionata: classici come “Run to you” “Cuts like a knife” “Heaven” “It’s only love” e la gloriosa “Everything I do I do It for you” ci portano letteralmente in aria.
Bryan ci incanta pure con alcuni momenti acustici (verso la fine dello show), più intimi e la voce si fa molto più calda e accogliente. Milano è in visibilio quando ha un duetto con un chitarrista classico spagnolo per “Have you ever really loved a woman”.
Il treno del concerto prende sempre più velocità e il nostro è inarrestabile con la sua energia e il suo spirito coinvolgente. Il suo è un rock con radici ben salde nel roots-rock della East Cost, geneticamente votato all’emozione ed alla evocazione di un certo gusto romantico, azzarderei con venature e passioni latine.
I giochi di luci si fanno importanti sul palco e sul grande schermo, con la regia live di due camere messe alle due ali del palco. Effetti digitali nel big screen, alle spalle della band, non impediscono comunque al pubblico di concentrare l’attenzione più sul sound della band e sul trasporto della meravigliosa voce di Bryan che sullo spettacolo di entertainment dello schermo.
Il concerto scivola come una lama calda nel burro ed il Forum è super eccitato quando Bryan invita Milano a ballare sui suoi grandi classici del rock, ispirati alla meravigliosa epoca del rock americano ’50 e ’60.
Piace vedere Adams felice di esprimere la sua gioia, sincera, per in città e sul palco italiano. Parla con il pubblico di cibo, parla della propria famiglia, del suo passato come si fosse davvero ad una tavolata natalizia, tra amici, il clima che si sta creando è magnifico e a un certo punto il nostro esegue pure canzoni a richiesta, favoloso.
I bis sono molti, sembra quasi Bryan non voglia lascare andare a casa il pubblico di Milano.
Ci delizia con una cover di I fought the Law” ma va oltre e, per strabiliare il pubblico milanese, propone un pezzo natalizio, “Christmas Time”.
Milano balla, Milano canta e Bryan saluta correndo e suonando sul palco come un Bruce d’annata.
Lo straordinario affiatamento della band si fa ancora più bello nei momenti dei saluti quando, insieme a Bryan, tutti si inchinano e scherzano.
Milano ha avuto il suo pezzo di storia del rock, questa sera, con un concerto capace di mettere in mostra una vetrina del miglior pop-rock mondiale e i presenti tornano a casa più ricchi, emozionati, ottimisti e creativi.
Grazie Bryan Adams e Buon Natale anche da noi di Indie for Bunnies.
Marco Maas [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons