Il passo che mi era rimasto più impresso e che, lo confesso, mi aveva spinto ad andare a scoprirmi davvero bene gli IDLES, è stato sicuramente quello in cui il nostro Ben Moro nella recensione di “Joy An Act of Resistance” usava le seguenti parole: “gli IDLES mi hanno mandato completamente in pappa il cervello“.
Di lì a poco, i cervelli in pappa sarebbero diventati almeno due: seguì infatti per me una full immersion totale nel mondo di Talbot e sodali, culminata con il loro live al BBK di Bilbao, che per poco non butta giù lo stage come una wreckin’ ball.
Non ci si aspetti quindi high fidelity o particolari arabeschi rispetto ai dischi: gli IDLES scaraventano sul piatto in questo live tutta la loro essenza, la più sciatta, rabbiosa, spigolosa ma non per questo non profonda ed intensa. Perchè non mancano certo messaggi di amore e fratellanza: a modo loro, à§a va sans dire.
Metti poi che un Joe Talbot rauco ed istintivo come non mai e il resto della band pensino bene di calare gli assi alle prime mani, e non ci potrà essere che un knock out: le prime sei tracce infatti vanno da “Colossus” a “Danny Nedelko” passando per “Never Fight A Man With A Perm”, “Mother”, “Faith In The City” e “I’m Scum”.
Registrato il 3 Dicembre 2018 al celebre (anche per motivi extra musicali, purtroppo) Le Bataclan nella capitale francese, il lavoro vede la luce esattamente un anno dopo: un anno che ha fatto degli IDLES una realtà assoluta del panorama punk. E, a questo punto, probabilmente pure un benchmark per moltissimi giovani che approcciano ed approcceranno la materia.
Photo: Ania Shrimpton