Poveri The Romantics. Il mondo li ha dimenticati e, nel voltargli le spalle, gli ha pure calpestato quelle loro splendide giacche di pelle tinte di rosso. Cosa resta oggi di quella meravigliosa stagione power pop di cui questo frizzantissimo quartetto statunitense fu, almeno in parte, rispettabile protagonista? Assolutamente nulla, se non qualche vaga eco sparsa qua e là  nel sottobosco musicale.

I campioni assoluti della scena, The Knack, svanirono lentamente, travolti dal successo stratosferico di “My Sharona”. Molto più rapido il declino di tutte le altre band che, in un modo o nell’altro, provarono ad accodarsi al treno e a tradurre in chiave punk rock/new wave la lezione dei maestri della British Invasion. The Beat, The Vapors, The Atlantics, The Gangsters, The dB’s“…perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. Insieme ai loro immancabili articoli determinativi, che sarebbero poi tornati di moda al principio degli anni duemila.

Il revival di quello che già  allora era revival, invece, lo stiamo ancora aspettando. E se con il decennio appena iniziato qualcuno decidesse di riportare in auge il caro, vecchio power pop intriso di atmosfere “’60s e suggestioni rètro? Staremo a vedere. Nel frattempo, andiamoci a rispolverare l’album d’esordio dei Romantics, arrivato nei negozi di dischi di tutto il mondo in una fredda mattinata del gennaio 1980.

I quattro ragazzi del Michigan lo registrarono nell’estate del 1979 nella calda e assolata Miami Beach, lontana anni luce dai grigi paesaggi industriali della natia Detroit. L’aria di casa si insinua tra i solchi del lavoro solo quando Wally Palmar e soci si avvicinano a quel garage rock/proto-punk ruvido e marcio reso immortale dai compaesani MC5 e Stooges. Il che, a dirla in assoluta sincerità , succede praticamente dal primo all’ultimo minuto dell’opera.

Con il giro di accordi che apre “When I Look In Your Eyes”, il gruppo ci sventola immediatamente sotto il naso la sua semplice ma efficacissima proposta: power pop elementare, diretto e senza fronzoli, sorretto da riff di chitarra di una potenza che definirei quasi primitiva (i punti di riferimento sono Troggs, Who e Kinks).

Ogni singola canzone è una potenziale hit; armonie vocali sopraffine, melodie appiccicose e ritornelli di facile presa sbucano fuori come funghi, separando gli episodi leggermente più “soffici” (“Tell It To Carrie”, “Till I See You Again” e “Girl Next Door”) dalle numerose sventole di purissimo rock and roll. Tra queste, è impossibile non citare il coinvolgente successone “What I Like About You”, con il batterista Jimmy Marinos alla voce e uno sfrenato assolo di armonica di Palmar.

Le fortune dei Romantics si eclissarono già  a partire dalla metà  degli anni ottanta; a dargli la mazzata finale fu la truffa ordita dai loro ex manager, che riuscirono a fuggire via con le royalties. Un epilogo abbastanza triste, purtroppo. Ma noi ricordiamoceli com’erano ai tempi di questo LP, dèmodè fino al midollo. La sfrontatezza del rock dei “’50s, la sensibilità  del pop dei “’60s e le asperità  del punk dei “’70s: il nuovo decennio non poteva iniziare in maniera più anacronistica.

The Romantics ““ “The Romantics”
Data di pubblicazione: 4 gennaio 1980
Tracce: 11
Lunghezza: 37:30
Etichetta: Nemperor Records
Produttore: Pete Solley

Tracklist:
1. When I Look In Your Eyes
2. Tell It To Carrie
3. First In Line
4. Keep In Touch
5. Girl Next Door
6. What I Like About You
7. She’s Got Everything
8. Till I See You Again
9. Hung On You
10. Little White Lies
11. Gimme One More Chance