La casa editrice “Arcana” sta dedicando una collana ai cantautori emersi nel nuovo millennio e fra questi non poteva mancare Dario Brunori, protagonista del volume n.11.
A occuparsi della sua interessante e ricca vicenda artistica e umana è stata Ambrosia Jole Silvia Imbornone, firma nota del giornalismo musicale, per riviste come “Rockerilla” e siti come “Mescalina”, che dal 2004 in veste di critico segue da vicino la musica italiana e non solo, avendo già partecipato anche a diversi saggi.
Questo libro, pubblicato un anno fa, giunge propizio come non mai per delineare l’importanza assunta dal cantautore calabrese nel corso del decennio appena trascorso.
In periodi storici in cui viene naturale e spontaneo tracciare delle righe e tirare le somme, se volgiamo lo sguardo a cosa hanno rappresentato per la musica italiana questi anni 10, non possiamo fare a meno di sottolineare la statura di un percorso coerente, seppur vivace e a suo modo originale, che ha portato la Brunori Sas a un’evidente crescita musicale e, perchè no?, qualitativa.
L’autrice Imbornone riesce nel migliore dei modi non solo a storicizzare il personaggio/artista ma nel farlo ne mette in luce le peculiarità e i punti di forza. Riesce ad essere esaustiva, evitando un fare enciclopedico e senza sfociare nel nozionismo fine a sè stesso, nonostante all’interno delle pagine vi sia sviscerato tutto il cammino di Brunori, dai primordiali esordi alle varie collaborazioni anche collaterali alla sua principale attività di musicista, fra esperienze a teatro e in tv.
Grande risalto è in ogni caso dato a tutti gli album, con le canzoni trattate singolarmente.
La scrittrice pugliese dà voce allo stesso cantautore, pescando tra le varie fonti disseminate fra cartaceo e web, e alla fine il libro diventa un vero contenitore prezioso di testimonianze dirette, commenti, riflessioni, stralci di recensioni e articoli, con il tutto condito dalle sue impressioni e delucidazioni sempre mirate e pertinenti sulla poetica e la storia del Nostro.
Non un semplice orpello o un corredo superficiale, bensì una chiave di lettura assolutamente funzionale per entrare nel mondo interiore del quarantaduenne musicista cosentino, all’origine delle sue storie e dei suoi tanti ritratti, dietro i quali si celano molto probabilmente i vizi e le aspirazioni di tutti noi.
Proprio sul finire del decennio, a suggellarlo nei migliori dei modi, è giunto il singolo “Per due che come noi”che mostra ancora una volta la qualità intrinseca del cantautore che non ha perso la sua cifra stilistica, pur levigando i suoni e preferendo puntare l’attenzione sul proprio io, sulla sfera emotiva che non sulle caratteristiche, talvolta macchiettistiche dei suoi personaggi.
Un Brunori che parlando di sè stesso, delle piccole cose, riesce nella magia di mostrarsi universale, allargando spesso e volentieri il cerchio alla società in cui viviamo.
Un velo di nostalgia, mai opprimente, ma piuttosto rassicurante, è rimasto nella sua opera, ma c’è forte come non mai la propensione a guardare oltre.
“La vita vissuta e la vita pensata” è un libro che merita e che fra le pagine ti fa entrare ancora più a fondo nella poetica dell’artista, tanto che infine ti sembra proprio di conoscerlo meglio.
Tra le varie fonti è citato anche il nostro sito (perdonate la parentesi autoreferenziale) e fa piacere che i contributi riportati siano riferiti in particolare al primo lavoro di Brunori Sas, segno che fummo tra i primi a credere nelle capacità e nel talento dell’allora giovane cantautore in erba e del quale in fondo non era difficile prevedere un futuro luminoso.
Brunori Sas – La vita vissuta e la vita pensata
Voto: 8
Autore: Ambrosia J.S.Imbornone
Pagine: 201
ISBN: 978-88-6231-524-1
Data di pubblicazione: gennaio 2019
Editore: Arcana
Credit Foto: Leandro Emede