Chi ha frequentato gli ottimi ambienti del “In A State Of Flux” Festival probabilmente si sarà imbattuto in questi The Backlash. I ragazzi, attivi già dal 2013 stanno portando avanti un discorso decisamente interessante, che li vede guardare all’Inghilterra come fonte d’ispirazione, con band come Oasis, Ride e Verve come nomi tutelari del sound.
Il loro biglietto da visita più corposo risale al 2018 con l’album “Mindtrap” e ora ecco che il quartetto torna in pista con il nuovo EP “Passing By”. Sempre più a fuoco i ragazzi, debitori certo di un sound che guarda agli anni ’90, ma in grado di mettere sul piatto una personalità e una ricerca melodica che, sempre più, li esalta e li rende assoluti protagonisti in prima persona e non come copie di nomi altisonanti.
I 7 minuti di “My Wrong” sono la punta di diamante di un poker di brani che sanno camminare con le loro gambe. Accattivanti visioni shoegaze bruciano soniche, con i saliscendi del pezzo che si fanno realmente esaltanti. Se Noel Gallagher avesse guardato di più allo shoegaze e meno ai Beatles forse saremmo arrivati a questo in un disco come “Be Here Now”.
“Far Away” è più avvolgente e anche con i ritmi bassi i nostri non si fanno prendere in contropiede. Il finalone col climax guitar-pop è d’antologia. “Everybody But Me” ha una batteria che Alan White approverebbe, con questo crescendo che si fa più space-rock che brit-pop. Altro gioiellino. “A Handful Of Dust” è parabola acustica che calma i nostri sensi.
Centro perfetto per questi ragazzi che, a questo punto, hanno alzato decisamente l’asticella…ora vi aspettiamo al varco, non deludeteci!