Sono passati quasi tre anni dal delizioso “In Mind”, ma questo weekend segna il gradito ritorno in formato full-length dei Real Estate con questo “The Main Thing”.
Scritto nel corso di un anno e influenzato dalle ansie per le future generazioni, questo quinto LP della band indie-pop del New Jersey è stato registrato insieme al produttore Kevin McMahon, già al loro fianco per “Days” (2011).
Si cammina su terreni nostalgici e sognanti con “Gone”, dove le chitarre jangly si muovono soffici su splendide melodie, disegnate anche con l’aiuto dei synth e soprattutto della voce sempre gentile e riflessiva del frontman Martin Courtney.
Interessante il primo singolo, “Paper Cup”, che vede la partecipazione di Amelia Meath dei Sylvan Esso: le influenze synth-pop dalle venature “’80s sono arricchite da eleganti arrangiamenti, armonie e ovviamente da un grande senso melodico e non possiamo nemmeno nascondere la voglia di muovere il piede, grazie a quelle percussioni che hanno un non so che di esotico.
La title-track “The Main Thing” è vivace e briosa e potrebbe diventare presto un classico della discografia dei Real Estate con quei suoi gustosi toni indie-pop, ormai tipici del gruppo del New Jersey.
“Silent World” ci presenta la sua malinconica nostalgia attraverso una leggera chitarra, supportata da una drum-machine, ma anche da preziosi archi, mentre “Falling Down” sa emettere uno speciale calore e conforto con i vocals di Courtney che entrano immediatamente nel cuore dei fan.
I Real Estate non hanno mai preteso di essere degli innovatori, ma sanno fare bene ciò che gli è più caro e, album dopo album, cercano di migliorare e di arricchire il loro suono con piccoli nuovi dettagli, portandoci ancora una volta un lavoro gradevole e rilassante: “The Main Thing” potrebbe essere la colonna sonora degli ultimi giorni dell’estate, un buon modo per condurci con affetto verso l’autunno con quel suo tocco indie-pop agrodolce.
Photo Credit: Jake Michaels