Ed eccolo, fresco fresco il settimo album di U.S. Girls, progetto solista della poli-strumentista Meghan Remy, dopo “In A Poem Unlimited”   del 2018 arriva a due anni di distanza “Heavy Light”. L’abbiamo adorata fin dal primo album “Introducing…” (2008) dove il suono prendeva tutto, l’abbiamo ascoltata quando ci ha portato con sè e suo marito Slim Twig, in un viaggio cosmico “U.S. Girls / Slim Twig” (2011),   abbiamo ballato per ore  su”Half Free” (2015),   un album downtempo.

Ora è qui “Heavy Light”, ed è leggero, colorato e registrato in presa diretta presso Hotel 2 Tango studio a Montreal in Quebec, assieme ad un magica ensemble di 20 musicisti. Una figata! Una moltitudine di voci armoniose che si susseguono nelle canzoni sempre guidate da Remy.   Lo si percepisce molto bene in “IOU”o in “State House (It’s a Man’s World)”, così come in “Red Ford Radio” o in “Born to Lose”.

L’anima sperimentale di Remy è dappertutto, provate a sentire “And Yet It Moves / Y Se Mueve” in cui elettronica e musica latina sono fuse assieme, come se Madonna invece che a Bay City fosse nata a Buenos Aires. Ma provate ad entrare nel sound di “The Quiver to the Bomb”, un climax elettronico che ti tiene con il fiato sospeso, fino a quando non arriva la “schitarrata” elettrica sempre legata al sintetizzatore: ne uscirete in estasi.

Una particolarità , molto intrigante a dire il vero, di quest’album, sono le tracce audio (di alcuni secondi), tipo “The Colour of Your Childhood Bedroom”, in cui si ascoltano i musicisti parlare e  riflettere sulla loro infanzia.

Morale della favola, qui abbiamo tra le mani un disco da non perdere: da ascoltare, assaporare,   ballare dall’inizio alla fine, in loop. Forse, pensandoci bene, questo è davvero un disco sul quale si potrebbe costruire un musical, seguendo il file rouge delle tante voci e dei tanti colori presenti.

Credit Foto: Jeff Bierk