Non è mai facile scrivere giudizi sui dischi, soprattutto quando l’artista in questione non è purtroppo più con noi; stiamo parlando di Patrick Doyle, il batterista degli amatissimi inglesi Veronica Falls, con cui aveva realizzato un paio di album, l’omonimo esordio del 2011 e “Waiting For Something To Happen” del 2013.
Dopo lo scioglimento della band il drummer britannico si era trasferito oltreoceano e, proprio all’inizio di marzo del 2018, è deceduto a Los Angeles, dopo aver pubblicato materiale solista con i moniker di Boys Forever prima e di Basic Plumbing in seguito.
Per questo suo ultimo progetto è stato realizzato poche settimane fa un album postumo, “Keeping Up Apparences”, pubblicato dalla Basic Plumbing Records.
Registrato da Andrew Schubert al Golden Beat di Los Angeles, il disco vede Doyle occuparsi di vocals, chitarra e batteria, mentre al basso troviamo Helen Skinner.
Tornando all’argomento principale, la musica, il disco si apre con la malinconica “As You Disappear”, un brano indie-pop dai toni cupi che ci ricorda proprio i Veronica Falls, con le sue delicate armonie, le sue perfette melodie e la sua piacevolissima chitarra jangly.
Inquietante la successiva “Lilac” con quel suo deciso organo punk che ci porta indietro di qualche decade: il ritmo si fa più veloce, mentre Patrick prende direzioni più psichedeliche.
Molto bella, semplice ““ solo voce e chitarra ““ la mesta “Sunday”, che sa comunque emozionarci per più di un motivo; “Too Slow”, invece, sembra avere influenze grunge (sebbene mai esplosive), ma non nasconde le sue atmosfere sognanti e speranzose come la voce di Doyle, mentre “Constant Attention” è puro godimento indie-pop dalle tinte goth e con la batteria in grande evidenza.
Un lavoro che non tradisce le sue origini, ma dimostra come il batterista dei Veronica Falls avrebbe avuto ancora tanto da dire: scende una piccola lacrima, mentre ci teniamo cari nel cuore questi trentacinque minuti di testamento musicale che Patrick ci ha voluto lasciare.