Giuseppe Peveri, Dente, ha deciso di intitolare il proprio album in maniera piuttosto semplice con il proprio nome d’artista, per l’appunto Dente.
Negli ultimi anni il cantautore ha tirato fuori canzoni, piccoli semplici e genuini gioielli della musica indie italiana. Se c’è una cosa che abbiamo capito e che Dente è un tipo sentimentale, l’amore è il tema portante della sua carriera. Un sentimento così potente non poteva che essere protagonista anche del suo nuovo progetto.
In queste 11 tracce Dente racconta, in maniera sempre intima, alcuni aspetti della vita di coppia, le relazioni amorose e le sue complicanze. La vita di coppia con tutti i suoi caos ma anche la sensazione di benessere che provoca l’amore, un sentimento così forte riposto in una sola persona, come fosse, e di fatto forse lo è, una certezza della vita.
Le sonorità di questo ultimo album sono più moderne, diciamo pure alla moda, rispetto al passato. Il cantante abbandona le chitarre acustiche (si fa per dire) e abbraccia uno stile che oggi viene identificato come ItPop, per capirci si tratta di melodie più semplici e meno ricercate, come invece era, in principio, nell’indie.
Il merito di questa “evoluzione” va dato a Federico Laini, che ha arrangiato le tracce dell’intero disco, e anche al producer Matteo Cantaluppi (Thegiornalisti), “la mano invisibile che muove il pop italiano”.
Rimane immutato il suo stile e la sua indiscussa bravura nella scrittura. I testi sono semplici, descrittivi ma sanno essere anche profondi. Stilisticamente sempre molto ispirato, Dente, ha effettuato una ricerca musicale non indifferente negli ultimi anni, quindi pur rimanendo lo stesso qualcosa ha (l’ha) cambiato.
L’artista si mette a nudo, con le sue fragilità e le sue paranoie. I sentimenti vengono raccontati e percepiti dall’ascoltatore che riesce a distinguere ogni stato d’animo. Ricominciare non è mai semplice, ma con questo disco, Dente, non si può negare che abbia fatto un ottimo lavoro.
Photo: Ilaria Magliocchetti Lombi