Nella nuova ondata post punk, che ci ha regalato ottime band da ogni parte del mondo, un posto di primo piano lo hanno sicuramente occupato gli svedesi Viagra Boys che nel 2018, con il loro album di debutto ” Street Worms “, avevano attirato l’attenzione di molti.
La band è nata dall’incontro di alcuni ragazzi che già facevano parte di altre band, Les Big Byrd, Pig Eyes e Nitad con Sebastian Murphy originario di Los Angeles che all’epoca faceva il tatuatore, rivelatosi poi un vero animale da palcoscenico.
Tornano ora a sorpresa con un EP di pezzi nuovi, nei quali ripropongono il loro sound mostrando comunque alcuni cambiamenti, quattro nuovi brani decisamente interessanti che confermano che la band ha qualità e che ci fa sperare in un nuovi lavori ancora più importanti.
Il primo brano è ” Common Sense ” che ha un andamento tutto sommato non particolarmente sorprendente mentre il frontman Sebastian Murphy, descrive la propria condizione di difficoltà quotidiana in un testo che lascia meno spazio al noto lato ironico della band.
Il risultato finale è un pezzo che si muove tra sogno e incubo, per certi versi anche elegante è impreziosito dalla presenza del sax.
La traccia successiva, “Lick the Bag”, sembra invece riprendere il loro album di esordio, un pezzo entusiasmante nel quale un sax stralunato si sposa bene con l’andamento punk rock, mentre il testo si muove descrivendo una vita estrema fuori dagli schemi.
“Sentinel Island” terzo brano, vede ancora la presenza dei fiati, con una melodia che a tratti fa venire in mente i Clash, e un testo nel quale è ancora il nichilismo punk a tracciare una storia velenosa.
L’ EP si chiude con “Blue”, dove la distorsione vocale rende Murphy un crooner inquietante che cerca di farsi perdonare il suo essere così sbagliato.
Quattro brani interessanti dove i Viagra Boys appaiono meno ironici e divertenti nei testi ma che confermano senza alcun dubbio la loro abilità nel costruire pezzi decisamente interessanti