Il primo assaggio di quello che sarà l’album dei Bluedaze (band di Varese) ci piace assai. “Hodad” è tanto onirica e popedelica quanto concreta. Morbida e avvolgente ma anche pronta allo scatto quando c’è da alzare i toni. Tra il sogno e il risveglio, in un bilico intrigante che si preannuncia assai avvincente. Notevole quella chitarra acida piazzata a metà pezzo e quel ritornello che entra dritto in testa!
La band dice così: “Hodad è quello che sta in spiaggia con i surfisti, che si veste e si comporta come loro, ma che non fa surf. Anche noi siamo Hodad. Lo siamo un po’ tutti, forse. Ci raccontiamo in un modo e poi siamo in un altro. Sogniamo l’oceano ma viviamo al lago e, in fondo, ci va bene così”