In quel fantomatico mese di aprile di 50 anni fa non si parlava d’altro.
No, non mi sto riferendo al primo disco solista di Macca uscito il 17 aprile ma a quando il mondo si fermò. Nessun tsunami grazie a dio, ma per molti fu una vera e propria tragedia: i Beatles avevano annunciato il loro scioglimento.
Solo dopo una settimana dall’annuncio ecco che Paul pubblica il primo lavoro da solista di un ex-Beatles con un album dal titolo semplice semplice “McCartney”, accompagnato da una copertina oltremodo anonima ma che forse indicava involontariamente la direzione musicale dello stesso.
Rispetto ai primi tentativi solisti di Lennon o Harrison, nel segno della sperimentazione e nell’utilizzo di una proto-elettronica, Paul infatti già dal suo primo disco solista (che Lennon definirà in toni sprezzanti “spazzatura“) si abbevera della componente più leggera della formula Beatles.
Un album discreto ma che al tempo della sua uscita, troppo ravvicinata ai capolavori del gruppo madre, fece storcere il naso a molti. In realtà , insieme a “Ram” (1971) e “Band on the Run” (1973), (a cui aggiungerei il bizzarro “McCartney II” del 1980, che sarà anch’esso a breve oggetto di celebrazione), è uno dei picchi creativi della carriera post Beatles sia da solista che con i Wings.
E’ altresì vero che purtroppo, titoli citati a parte, nel proseguo della sua avventura da solista esaspererà la vena leggera e zuccherosa del suo pop e tale album può apparire, pertanto, un presagio della fastidiosa mediocrità che avrebbe afflitto, in gran parte, la sua carriera solista.
Carriera solista che fu comunque costantemente premiata da un successo di pubblico notevole e continuativo, compresi gli album che pubblicò insieme ai Wings, anche se, al suo debutto, solo il singolo “Maybe I’m Amazed” risultò, a conti fatti, essere l’unico successo.
A fine novembre dello stesso anno Harrison lasciò tutti a bocca aperta pubblicando “All things must pass”, a testimonianza che troppe sue canzoni, ingiustamente, non trovarono spazio negli album del gruppo di Liverpool…ma questa è un’altra storia.
Pubblicato: 17 Aprile 1970
Registrato: 1 dicembre 1969 ““ 25 febbraio 1970
Studio: McCartney’s home, St John’s Wood; Morgan, Willesden; Abbey Road, London
Genere: Rock, lo-fi
Lunghezza: 34:22
Label: Apple Records
Produttore: Paul McCartney
Side one
“The Lovely Linda” ““ 0:43
“That Would Be Something” ““ 2:38
“Valentine Day” ““ 1:39
“Every Night” ““ 2:31
“Hot as Sun/Glasses” ““ 2:05
“Junk” ““ 1:54
“Man We Was Lonely” ““ 2:56
Side two
“Oo You” ““ 2:48
“Momma Miss America” ““ 4:04
“Teddy Boy” ““ 2:22
“Singalong Junk” ““ 2:34
“Maybe I’m Amazed” ““ 3:53
“Kreen-Akrore” ““ 4:15