La scorsa domenica è stato davvero un piacere leggere che Laura Marling aveva deciso di pubblicare in anticipo il suo settimo album: la trentenne folk-singer nativa del Berkshire l’avrebbe dovuto realizzare ad agosto, ma ““ a sorpresa – ha preferito anticipare l’uscita per donare ai fan qualcosa “che li potesse intrattenere e che potesse dare loro un senso di unione” in questo periodo così tormentato per tutti.
Il disco, che arriva a tre anni dal precedente, “Semper Femina”, e a circa due da quello dei Lump, il suo progetto insieme a Mike Lindsay dei Tunng, è stato prodotto dalla stessa Marling insieme al suo collaboratore di vecchia data Ethan Johns (Kings Of Leon, Paul McCartney, Tom Jones).
Proprio come nel precedente, anche in questo nuovo LP Laura continua a esplorare l’identità femminile, ma in questo caso si dice pronta per avere una figlia e “per difenderla dalle forze che dominano la società .”
“Strange Girl”, probabilmente l’unica traccia dalla velocità elevata del disco, sporca il suo folk semplice con influenze tropicali create con l’uso delle percussioni, che vanno ad aggiungersi alla chitarra e al piano.
In “Blow By Blow” la Marling abbandona totalmente la chitarra proprio per il piano che, accompagnato dalla sua voce cristallina, da angeliche armonie e da qualche arco sparso qua e là , rende il brano veramente toccante e raffinato.
I livelli di sensibilità raggiungono il loro picco nella title-track, “Song For Our Daughter”, che cammina leggera su territori così intimi che toccano immediatamente il cuore, lasciando gli archi liberi di agire sulla sua voce, accompagnata ancora una volta dalla sua sei corde e dal piano.
E mentre la conclusiva “For You” segna un ritorno alle origini solo chitarra (da segnalare anche un bellissimo assolo) e voce, non possiamo che godere di questa semplicità così sincera e pura.
Un album che, nei suoi trentasei minuti, ci regala una grande gamma di intense emozioni e mette in luce il brillante uso delle notevoli doti della musicista inglese: grazie Laura per questo regalo che ci hai fatto e che sicuramente ci accompagnerà spesso e ci darà forza durante questo interminabile periodo di quarantena.