Eccole qui le scommesse vinte. Avevamo già puntato, in tempi non sospetti, sul cavallo vincente, perchè i The Know, arrivati al traguardo dell’EP confermano quanto di buono ci avevano già fatto intravedere con i loro brani singoli. Dolcezza e rumore. Il connubio che spesso abbiamo lodato e citato qui si rinforza e si sublima, complice anche forse, il feeling tra Daniel Knowles e Jennifer Farmer, compagni di band ma anche marito e moglie nella vita.
Dalle carezze fuori dal tempo di “143”, che si muove sinuosa con questa melodia un po’ anni ’50 e la ritmica che sembra saltare un passaggio, come un cuore che avesse un’aritmia, dolcissima, passando per le distorsioni sporche di “Someday Maybe”, che però guarda ancora a una melodia e a una costruzione vecchio stampo. Da questo punto di vista potrebbero ricordare un po’ migliori Glasvegas. Zucchero filato sonicissimo. “Dreamlike State” rinforza il concetto, mentre per “Hold Me Like You Know Me” il suo gioca su improvvise esplosioni soniche immerse in un mare di melassa dolcissima. “The Tiny Door” è la magica conlusione con questa chitarra acustica che si apre la strada in un mondo onirico. Bravissimi!