Il problema di tantissimi secondi capitoli moderni è il volersi emancipare a tutti costi dal capitolo originale, puntando su tortuose diversioni dalla trama originale, plot twist forzati e approfondimenti estemporanei.
Arrivato a dieci anni scoccati dal primo capitolo,”Zombieland Double Tap” si presenta invece come il più classico dei sequel, come una nostalgica riunione di famiglia. Di quella tenera e bizarra famiglia che tra mille peripezie si era formata nel primo film, che ora vede i propri legami in pericolo e, zombi evoluti permettendo, deve rinsaldarli in un nuovo divertente viaggio attraverso un’America post-apocalittica.
Nessuna profondità aggiunta, nessuna pretesa, qualche gag riuscita, qualche nuovo interessante personaggio, un nuovo cameo di Bill Murray (ovviamente non aspettatevi nulla di geniale come quello del primo film), bastano a fare di “Zombieland Duoble Tap” un film più che godibile, imperdibile per chi ha adorato il primo capitolo.