Nel giorno del suo compleanno, Listanera regala al pubblico italiano un ritorno che sa di mondi sommersi ed elettronica alla Blade Runner, utile a prendere a schiaffi un mercato abituato a replicanti musicali senza anima e senza direzione.
Che “Deckard”, il nuovo singolo del cantautore romano magistralmente prodotto da Vincenzo Salvia, sia qualcosa di diverso rispetto a quello a cui la scena ci ha abituato lo si avverte già dalla copertina del pezzo, più simile alla locandina di un blockbuster che alla cover di un brano musicale; e dopotutto in “Deckard” c’è tutto il pop di cui si ha bisogno: la scrittura di Listanera – a cavallo di echi battistiani che non conoscono le ingiurie del tempo, grazie al timbro indentitario di una penna mai banale, e di una voce sporca al punto da ripulire le orecchie, tonificando il cuore – trova la sua dimensione ideale e naturale nell’impalcatura quasi distopica di una produzione di carattere, oltre che di gusto.
Le sonorità anni Ottanta sono ormai la base alchemica della maggior parte delle proposte che affollano ogni venerdì le playlist editoriali, ma tra interpretazione e autoralità continua ad esistere un confine ben marcato dal muro della tecnica, che difende ancora – e per fortuna – la ricerca dell’originalità dalla deriva del dilettantismo: Listanera e Salvia affrontano i rischi di una concorrenza spietata attraverso una proposta di qualità , che lascia emergere le firme di entrambi nel ritratto potente di un’emotività sincera, vera; nell’attesa di un album che possa liberarci dalle liste nere di pensieri, dubbi e livori che sembrano aver già steso un triste sudario su questo isterico – quanto dispotico – 2020.