Proveniente da Melbourne, Nat Vazer è l’ennesima musicista interessante uscita dalla scena indipendente australiana in questi ultimi anni: dopo aver realizzato il suo primo EP, “We Used To Have Real Conversations”, uscito nel settembre 2018, la Vazer ha abbandonato il suo posto di lavoro e si è trasferita in nord America per scrivere quello che sarebbe diventato il suo debutto sulla lunga distanza, uscito a fine maggio e realizzato dalla Hotel Motel Records, piccola indie-label di stanza proprio a Melbourne.
Nove canzoni per un mix di indie-rock e indie-pop che, se da una parte possono ricordare Lucy Dacus e Mitski, dall’altra ci fanno tornare in mente band come gli Alvvays e i Tennis.
L’iniziale “Like Demi”, per esempio, non avrebbe assolutamente sfigurato su “Historian”, il lavoro più recente della giovanissima songwriter della Virginia, sia per il suo aspetto malinconico e sincero, sia per le sue sonorità , anche se il tocco della Vazer suona leggermente più pop rispetto alla Dacus.
Molto emozionante “Mother” dalla strumentazione piuttosto scarna, ma capace di toccare immediatamente il cuore di chi ascolta.
Deliziosa anche “Higher Places” con i suoi gustosi coretti e quelle sue melodie assolutamente fresche, mentre “Floating On A Highway”, dal tono dolceamaro e dai vocals speranzosi, ha un incredibile senso di intimità .
Un lavoro semplice, ma assai gradevole, questo “Is This Offensive And Loud?” è senza dubbio un debutto che non solo ci dimostra le buone potenzialità della Vazer, ma ci offre anche un ritratto sincero, nostalgico e personale del suo mondo.