Nel 1979, con “Lodger”, David Bowie concludeva la sua collaborazione con Brian Eno e si completava quella che sarà definita la trilogia berlinese, osannata negli anni successivi ma che tutto sommato all’epoca non aveva trovato il riscontro di pubblico sperato.
In particolare proprio “Lodger” fu stroncato da molti critici e ignorato dal grande pubblico, nonostante fosse un grande album che io, all’epoca, amai moltissimo e che ho sempre considerato un suo capolavoro incompreso; fortunatamente nel corso degli anni in molti lo hanno recuperato e apprezzato.
L’uscita di “Scary Monsters (and Super Creeps)”, conosciuto come “Scary Monsters” era per certi versi cruciale, Bowie voleva realizzare un album che scalasse le classifiche e che fosse in grado di risollevare i risultati commercialmente modesti della trilogia berlinese e per farlo torna a scrivere in esclusiva tutti i brani, fatta eccezione per “Kingdom Come” di Tom Verlaine e si circonda di collaboratori fidati e artisti con i quali aveva già collaborato come il chitarrista Robert Fripp e Roy Bittan, pianista della E Street Band di Bruce Springsteen, che aveva già lavorato con lui per “Station to Station” uscito nel 1976.
Il risultato sarà il lavoro che noi tutti conosciamo, sarà accolto benissimo all’uscita e, osannato dalla critica, scalerà le classifiche di tutto il mondo raggiungendo i primi posti, avrà un notevole successo anche in Italia dove raggiungerà la top ten.
L’album inizia con “It’s No Game (No. 1)”, brano che sarà anche la chiusura in una versione diversa It’s No Game (No. 2)”, ma nella versione No.1 Bowie ha voluto costruire un colpo di teatro per criticare l’atteggiamento sessista che vedeva le donne messe secondo piano e per ottenere questo effetto ribalta e attacca il concetto di geisha.
Lui stesso dichiarò in una intervista “Volevo abbattere un particolare tipo di atteggiamento sessista nei confronti delle donne. Pensavo che l’idea diffusa della ragazza giapponese lo rappresentasse, dove tutti la immaginano come una geisha, molto dolce , pudica e non pensante, quando in realtà è l’esatto opposto di come sono le donne. Pensano moltissimo, con la stessa forza di qualsiasi uomo. Volevo fare una caricatura di quell’atteggiamento avendo una voce giapponese molto forte” e per fare questo coinvolgerà Michi Hirota del Red Buddha Theatre e realizzerà un piccolo capolavoro, con un testo molto bello e una interpretazione singolare e unica.
Il secondo brano “Up the Hill Backwards” vede ancora Robert Fripp alla chitarra, come in gran parte dell’abum, e un cantato con voci soprapposte, mentre la successiva title track “Scary Monsters (and Super Creeps)”, nel narrare l’isolamento e la discesa verso la pazzia di una ragazza, sembra un po’ un momento autobiografico, con la solita grande chitarre di Fripp e percussioni al top.
Le ultime due canzoni del lato A sono i primi due singoli estratti, “Ashes to Ashes”, uscito prima dell’album e piazzatosi quasi immediatamente al primo posto della classifica inglese e “Fashion” che sarà il secondo singolo, anch’esso sarà baciato dalla fortuna.
“Ashes to Ashes” fu accompagnato da un costosissimo video musicale, ad opera dello specialista David Mallet, che all’epoca fu molto apprezzato per gli effetti speciali realizzati e che oggi ha il suo fascino vintage, nel quale compare Steve Strange dei Visage.
Il pezzo, dal punto di vista musicale, è un classico alla Bowie, mentre il testo riprende la storia del Major Tom, dimostrando in maniera chiara come “Space Oddity” fosse all’epoca un riferimento alla discesa di Bowie nell’inferno della droga e al suo allontanamento dalla realtà .
“Fashion”, il cui singolo avrà come lato B l’ottima “Scream Like a Baby” , sarà accompagnato da un bel video, sempre di David Mallet, con tutti i componendi della band, musicalmente un pezzo funky, impreziosito dalla solita chitarra di Fripp che lo caratterizza e un testo dove ironicamente Bowie critica la determinazione nel voler essere alla moda seguendo solo le idee di altri.
Il lato B dell’album sembra essere più debole, anche se si apre con uno dei suoi capolavori, il sottovalutato “Teenage Wildlife”, che inizia come fosse una nuova “Heroes” e poi lentamente diventa altro, nel testo sembra che Bowie se la prenda con Gary Numan, suo grande fan, ma che il Duca Bianco disprezzava profondamente ” … Sei un magnate dal naso rotto Uno dei ragazzi della new wave La stessa vecchia roba travestita di nuovo Che viene avanti baldanzoso, oh ““ ooh Brutto quanto un ragazzino milionario Che fa finta che sia un mondo di bambini prodigio“.
Voglio ricordare anche “Because You’re Young” per la presenza della chitarra di Pete Townshend, che non riuscirà comunque a risollevare un brano debole rispetto agli altri, che sarà scelto come lato B del singolo “Scary Monsters (and Super Creeps)” e “Scream Like a Baby” che narra di una Gran Bretagna fascista, con i modi del futuro capolavoro “V for Vendetta” di Alan Moore , dove la violenza distrugge il pensiero e uccide le minoranze.
La copertina dell’album, molto bella, è opera del famoso fotografo Brian Duffy ed il disegno dell’artista Edward Bell e rappresenta un Bowie stile Pierrot, che ricorda quello del video di “Ashes to Ashes”, mentre sul retro riporta immagini prese e rielaborate dagli album della trilogia berlinese e da “Aladdin Sane”.
“Scary Monsters”, nonostante alcuni momenti non superlativi, resta un album molto importante nella storia di Bowie, nel quale i vecchi fan sembrano ritrovare le varie abilità del Duca Bianco, per poi essere completamente sorpresi e spiazzati dal suo successivo lavoro, “Let’s Dance”, ma questa è un’altra storia.
Questo era Bowie, sempre un passo avanti, mai banale sempre sorprendente.
Pubblicazione: 12 settembre 1980
Durata: 45:08
Genere : Art rock, New wave
Label: RCA
Produttore: David Bowie, Tony Visconti
Track List
Lato 1
1. It’s No Game (No. 1) ““ 4:15
2. Up the Hill Backwards ““ 3:13
3. Scary Monsters (and Super Creeps) ““ 5:10
4. Ashes to Ashes ““ 4:23
5. Fashion ““ 4:46
Lato 2
6. Teenage Wildlife ““ 6:51
7. Scream Like a Baby ““ 3:35
8. Kingdom Come (Tom Verlaine) ““ 3:42
9. Because You’re Young ““ 4:51
10. It’s No Game (No. 2) ““ 4:22