La storia si sa è un ciclo che finisce sempre per ripetersi, non completamente uguale a se stesso ma simile abbastanza da stimolare riflessioni e ricordi. Non è poi così strano quindi che l’esordio degli Skunk Anansie sia ancora attuale. “Paranoid & Sunburnt” è stato pubblicato nel 1995 quando la band inglese esisteva da poco più di un anno ma aveva già scatenato una guerra piuttosto accesa tra etichette discografiche.
Un’ascesa veloce e inarrestabile la loro, culminata con la firma per la One Little Indian e proseguita col coinvolgimento di Sylvia Massy, che aveva prodotto “Undertow” dei Tool, per ottenere un suono tagliente che non dava scampo nè faceva prigionieri. S’imponevano gli Skunk Anansie e fin da subito rifiutavano paragoni e classificazioni. La voce di Skin sembrava incanalare tutta la rabbia che scorreva in quartieri londinesi fieramente multietnici come Brixton, obbligava ad aprire gli occhi e vedere oltre la favola di un’Inghilterra monocolore e felicemente unita.
La chitarra di Ace tratteggiava assoli infuocati e il basso di Cass Lewis era ritmato e potentissimo, non relegato nelle retrovie come spesso capitava e capita ancora nel rock. Robbie France alla batteria sarebbe presto stato sostituito da Mark Richardson, non prima di lasciare il segno in undici brani che sono diventati negli anni altrettanti cavalli di battaglia urlati a squarciagola da almeno due o tre generazioni di fan. Il fortunato singolo “Selling Jesus” e la grinta di “I Can Dream”; “Charity”, “Pity”, “Weak” e “Rise Up”, caduta quest’ultima un po’ nel dimenticatoio ma magnetica e tenace ora come allora.
Spadroneggiava il National Front nell’Inghilterra di metà anni novanta, razzismo e disordini non mancavano e la situazione, seppur molto diversa, non lo è poi tanto rispetto a quella odierna. Risentire “Intellectualize My Blackness” e “Little Baby Swastikkka” fa capire che poco o nulla è cambiato e ribadisce il valore di un esordio che aveva già le idee chiare.
Data di pubblicazione: 18 settembre 1995
Registrato: 1994-1995, Great Linford Manor, Milton Keynes (Inghilterra)
Tracce: 11
Lunghezza: 44:10
Etichetta: One Little Indian
Produttori: Sylvia Massy, Skunk Anansie
1. Selling Jesus
2. Intellectualize My Blackness
3. I Can Dream
4. Little Baby Swastikkka
5. All in the Name of Pity
6. Charity
7. It Takes Blood & Guts to Be This Cool But I’m Still Just a Cliche
8. Weak
9. And Here I Stand
10. 100 Ways to Be a Good Girl
11. Rise Up