Li abbiamo ben segnati sulla nostra agenda gli ottimi Topographies provenienti da San Francisco. Guidati dall’estro di Gray Tolhurst (si il cognome non può che ricondurvi a QUEL Lol Tolhurst), i ragazzi mescolano pulsioni shoegaze con una pazzesca matrice coldwave/dreampop e minimal synth, che non disdegna nemmeno visioni post-punk. La collisione genera un oscuro mondo onirico e sonico, che, dopo tanti brani ed EP sta per trovare concretezza nel primo album, “Ideal Form” che la band tratteggia così: “Si occupa delle proiezioni che gli esseri umani pongono sull’esperienza e sull’impossibilità di un’esistenza perfettamente realizzata“.
Il primo assaggio dell’album, atteso a dicembre, è la bellissima “Rose Of Sharon” che sembra non solo proporci un lavoro altissimo sulla melodia ma sopratutto lascia emergere un taglio quaisi più “accattivante” e meno cupo. Sarà questa la nuova direzione della band?