Accidenti a questi francesi…hanno rapito i miei ascolti. Margot, Thèo ed Eliott insieme si fanno chiamare Tapeworms e questo “Funtastic” è il loro album d’esordio. Le cose si sono fatte un po’ diverse rispetto all’ EP del 2016 (“All Stars”) che mostrava la band molto sonica e molto vicina a una classica scuola shoegaze. Anche “Everything Will Be Fine” aveva un perfetto feeling con chitarre rumorose e distorsioni ed è per questo che un disco come “Funtastic”, se conoscete il percorso della band, non mancherà di stupirvi.
Il terzetto non abbandona la matrice sonora noise e non mette certo in soffitta le chitarre, ma è come se le inserisse in un contesto più variegato, uno zuccheroso involucro, plasmato in infiltrazioni elettroniche che, a tratti, nascono da uno stravagante incrocio tra Stereolab e Cardigans, in un suggestivo trip popedelico nello spazio. I Tapeworms si fanno quindi più pop, me nello stesso tempo più elaborati e accattivanti, ma non in modo easy, diretto e sbarazzino, no, tutto è splendidamente liquido e onirico, deliziosamente visionario.
Il disco si muove perfettamente sulla scia di una band come i Peel Dream Magazine, in cui loi shoegaze assorbe altri profumi, diventando “colorato” e intrigante anche per chi fa fatica a digerire solo chitarre soniche. Ottimi i momenti in cui le chitarre si smorzano in un contesto dolcissimo e languido (“Crush Your Love”), per non parlare della favolosa canzone che prende il nome dalla band stessa, che si divide tra i dettami di Kevin Shields e un finale in cui sembra di ascoltare Jamiroquai alla moviola nello spazio, favolosa. “Soba” è narcoletticamente affascinante, con il sogno che viene disturbato da qualcosa che non ci lascia tranquilli, mentre “Safety Crash” è pura esplosione di vitalità , roba che sarebbe potuta uscire dalla penna di Martin Carr dei Boo Radleys per il disco “C’mon Kids”.
Qui siamo in piena zona “sorpresa dell’anno!”