Ci sono band che pur non avendo avuto un seguito di rilievo e poco supporto dai media durante la loro carriera, restano comunque nel cuore di schiere di appassionati e vengono riscoperte, magari con un emozionante passaparola o citate da artisti più famosi come riferimento. I Galaxie 500 sono un esempio calzante. Chi ama i Velvet Underground, la new wave, l’emo core e una musica fatta col cuore pur nella sua disarmante semplicità compositiva, troverà nel trio newyorkese fonte dalla quale abbeverare l’anima. Dean Wareham; voce e chitarra, Damon Krukowski; batteria e Naomi Yang; basso e voce, si conoscono sui banchi di Harvard e con pochi rudimenti musicali danno vita a un sound sospeso, gentile, evocativo e notturno con il falsetto inconfondibile di Dean e un’attitudine seducente, così lontana dal gusto dell’epoca.
Una top ten mette sempre in difficoltà per l’esiguo numero di brani, ma ci proviamo lo stesso.
10 – TUGBOAT
1988, da “Today”
Primo singolo e manifesto delle loro intenzioni. Pochi accordi ipnotici, ritmica delicata e voci che salgono fin su nel cielo lunare.
9 – MY TEMPERATURE’S RISING
1988, da “Today”
Altro pezzo esangue e vibrante.
8 – CEREMONY
1989, da “On Fire”
“On Fire” è il loro capolavoro a parer mio e il primo pezzo che merita è questa meravigliosa cover dei New Order (che poi per me resta sempre un pezzo dei Joy Division). Versione slow core, ricca di pathos e sensualità .
7 – TELL ME
1989, da “On Fire”
Altra gemma che esalta il falsetto di Dean e che specifica il mood dei Galaxie: melodie suadenti ed esplosioni contenute seppur irresistibili.
6 – HEARING VOICES
1990, da “This Is Our Music”
Ultimo album del trio e sebbene non ci sia più nulla da evidenziare nel loro stile, qualcosa di ancora molto interessante ce la regalano. Questo brano a più voci è crepuscolare e reca con sè un senso di solitudine fortissimo.
5 – ISN’T A PITY
1989, da “On Fire”
Leggero, delicato come ogni loro composizione d’altronde.
4 – SUMMERTIME
1990, da “This is Our Music”
Una chitarra sognante che ricama scie notturne meravigliose, la voce che emerge riverberata per una ballata che sale lentamente colpendo al cuore.
3 – HERE SHE COMES
1990, da “This Is Our Music”
Le cover sono sempre state il loro pezzo forte e anche questa diventa parte del loro stile. Imperdibile.
2 – BLUE THUNDER
1989, da “On Fire”
Capolavoro. Nulla da dire perchè v’è solo da aprire cuore e orecchie.
1 – ANOTHER DAY
1989, da “On Fire”
La voce di Naomi ti coccola, lontana e dolcissima per un pezzo che lentamente ti avvinghia e non ti lascia più.