Irriverenti, puerili, volgari, stupidi, ripetitivi”… queste le principali accuse mosse al quintetto di Jacksonville, Florida che a cavallo del millennio splendeva nel firmamento mainstream dell’alternative rock americano.
I Limp Bizkit venivano (parlo al passato perchè non pubblicano ormai nulla dal 2014 e l’ultimo album risale al 2011) disprezzati dagli appassionati del genere a cui essi stessi appartenevano: il nu metal. Questo perchè o considerati troppo vicini alle sonorità hip hop rispetto ad altre band come Korn, Deftones, The Urge, Incubus. I metallari, ad esempio, se riuscivano a digerire controvoglia i Korn, i Limp Bizkit proprio non li potevano sopportare. Oppure per il motivo opposto, anche gli entusiasti di questo nuovo crossover rap-rock-metal infatti, finivano per paragonare la band di Fred Durst ai più radicali e politicamente orientati e integri Rage Against The Machine, finendo per schifare a loro volta i Limp Bizkit.
Diciamocela tutta, i primi due dischi dei Limp Bizkit erano sicuramente più furiosi e genuini rispetto a questo terzo album che oggi compie 20 anni: “Chocolate Starfish and The Hot Dog Flavored Water”. Titolo che è già tutto un programma, uno specchio contenutistico dell’album. “Chocolate Starfish” nel linguaggio comune sta a rappresentare la parte terminale dell’intestino retto, mentre “The hot dog flavored water” risale a una battuta fatta dal chitarrista Wes Borland sul presunto sapore di una bibita locale trovata durante un tour americano.
L’album è volgare, ripetitivo e auto-celebrativo. MA, io qui ci metto, perchè va messo, un MA grande come un grattacielo, incredibilmente personale e riuscito.
“Chocolate Starfish and The Hot Dog Flavored Water” è un lavoro che denota un talento non indifferente sia per quanto riguarda gli arrangiamenti che per le qualità compositive del quintetto.
La chitarra di Borland alterna dolci accordi atmosferici a riff potenti come fucili a pompa. La voce di Fred è sempre accattivante e ben intonata con quel timbro inconfondibile.
I Linkin Park e moltissime altre band a seguire guarderanno ai Limp Bizkit come a un faro nella notte sul mare delle nuove possibilità .
Il terzo disco dei Limp Bizkit è un’opera che sconfina nelle classifiche arrivando a vendere oltre 18 milioni di copie fisiche. Fred Durst fa parte ormai dello star system e salta dal letto di Britney Spears a quello di Christina Aguilera probabilmente ruttando nel frattempo birra facendo un ollie con lo skateboard. Questi sono i Limp Bizkit, degli stupidi zotici capaci di scrivere brani memorabili come “My Way” o “Boiler” o esaltanti come “Rollin” (sia nella versione radio edit che nella versione rap powered insieme a Redman, Method Man e DMX.) Vogliamo poi parlare di “Take A Lood Around”? Stupenda traccia composta per la colonna sonora del film “Mission Impossible 2” che si costruisce intorno al tema originale creato dal compositore argentino Lalo Schifrin? Una vera hit mondiale caratterizzata da un sound potente e da repentini cambi ritmici peculiari della band di Fred e soci.
Insomma, 20 anni fa è uscito “Chocolate Starfish and The Hot Dog Flavored Water”, un disco pieno di parolacce, allusioni blasfeme e misoginismo galoppante, che cosa ci rimane di questo best seller della storia recente del rock? Tanta carica, molte idee geniali e un piacevole ricordo per chi ha vissuto i primi anni 2000 dividendo il proprio tempo libero tra MTV, skate park e qualche piccolo stupido sogno da ragazzino occidentale.
Data di pubblicazione: 17 ottobre 2000
Durata: 72:22
Tracce: 15
Etichetta: Flip/Interscope
Produzione: Terry Date
Tracklist:
1. Intro
2. Hot Dog
3. My Generation
4. Full Nelson
5. My Way
6. Rollin (Air Raid Vehicle)
7. Livin’ It Up
8. The One
9. Getcha Groove On (feat. Xzibit, Dj Premiere)
10. Take a Look Around
11. It’ll Be Ok
12. Boiler
13. Hold On
14. Rollin (Urban Assault Vehicle) (feat. Redman, Method Man, DMX)
15. Outro