Nativa del Colorado, ma di stanza da tanti anni a Portland, Laura Veirs è una folk-singer che non ha certo bisogno di presentazioni. Questa settimana (venerdì 23) uscirà , via Bella Union, il suo undicesimo LP, “My Echo”, che ““ secondo quanto dice la songwriter statunitense ““ sapeva già del suo divorzio ancora prima che succedesse: il nuovo disco rispecchia questo periodo difficile della sua vita e del suo matrimonio. Noi di Indieforbunnies.com abbiamo approfittato di questa sua nuova release per contattare via e-mail la gentilissima Laura e parlare di “My Echo”, della sua collaborazione con l’ex marito e produttore Tucker Martine, degli ospiti del disco, ma anche di politica statunitense e dell’Hana-Bi di Marina di Ravenna. Ecco cosa ci ha raccontato:
Ciao Laura, come stai? Come è la situazione con il Coronavirus in Oregon? Il tuo nuovo disco uscirà tra poche settimane: sei felice di poterlo condividere con il mondo adesso?
è un album contrastante per me perchè è stato scritto e registrato durante un periodo molto difficile del mio matrimonio. Alcune delle canzoni sono tristi da cantare e ascoltare. Quindi in questo modo è bello non DOVERE fare un tour del disco. D’altra parte, sono orgogliosa della musica e sono felice di farla uscire nel mondo dopo tanto tempo che l’ho tenuta nascosta.
Hai detto che facevi parte di un “Secret Poetry Group”, mentre scrivevi questo nuovo disco: ti ha aiutato a trovare un nuovo modo di scrivere le tue canzoni?
Sì, molte delle canzoni di questo nuovo album provengono da poesie che ho scritto con quel gruppo. Ho usato parole in questo album come “petrichor” e “sepulchre” che non avrei usato prima. Inoltre, grazie al gruppo di autori, sono stata in grado di accedere a un territorio lirico più astratto e onirico a cui normalmente ho più difficoltà ad arrivare.
“Le mie canzoni sapevano che stavo divorziando prima di me”, hai detto riguardo al tuo nuovo disco: il tuo processo di scrittura era una sorta di flusso di coscienza che usciva dalla tua anima?
Sì!
Nel tuo disco sei anche preoccupata per il “governo oppressivo”: cosa ne pensi dell’attuale scena politica negli Stati Uniti? Qual è la tua opinione sulle prossime elezioni di novembre?
è uno spettacolo di merda! Sono molto sicura che Biden vincerà , ma ero molto sicura che Hillary avrebbe vinto anche alle ultime elezioni. Incrociamo le dita per poter ottenere un cambio di governo e portare il paese su un binario più pacifico, meno razzista, più giusto ed equo.
“Siamo stati una grande squadra musicale per molti anni”, hai detto di Tucker e di te: lui ha anche prodotto “My Echo”. Posso chiederti cosa ne pensi del suo lavoro sul tuo nuovo album?
Lui fa e ha fatto sempre un lavoro straordinario. è un grande produttore discografico. Non eravamo una coppia sposata felice, però, e le cose sono finite male, quindi non lavorerò più con lui.
Nel tuo nuovo disco ci sono molti ospiti tra cui M. Ward, Jim James, Bill Frisell. Cosa hanno aggiunto al tuo suono?
M. Ward ha aggiunto il suo stile di chitarra sensuale e folksy, Jim James la sua bellissima voce da tenore alto e Bill Frisell aggiunge i suoi suoni di chitarra dalle ottime atmosfere.
Nel video del tuo recente singolo “Another Space And Time” hai ballato per la prima volta (in un video musicale): come è nata questa idea? Puoi dirci di più su questo video?
Ho iniziato a prendere lezioni di danza brasiliana prima del lockdown e ho incontrato Nelson Euflauzino, l’uomo che ha coreografato il video e ci ha ballato. Quando stavo frequentando il corso e imparando a conoscere Nelson, mi sono resa conto che il ritmo della canzone aveva una sensazione di samba e potrebbe essere bello fare un video di danza. Nelson e io abbiamo iniziato a lavorarci come ballo di coppia all’interno, ma con il Covid si è trasformato in uno sforzo di gruppo all’esterno (abbiamo fatto pratica nel mio cortile e girato in un parco) e adoro il modo in cui è uscito il video. è stato filmato da un regista di video di 18 anni di nome Twixx Williams che ho incontrato di recente.
Nel 2016 hai pubblicato un disco in collaborazione con Kd Lang e Neko Case: puoi parlarci della tua collaborazione con loro? Cosa hai imparato da quell’esperienza?
Ho imparato molto! Molto su come salire sul palco e “essere grande” di fronte a grandi folle, ho imparato a collaborare e quanto può essere difficile quando hai tre personalità forti, ho imparato a cantare meglio grazie a kd e come scrivere testi migliori grazie a Neko.
Dopo undici dischi posso chiederti quanto ti sei evoluta come musicista negli anni?
Mi sono evoluta tantissimo! Il mio primo disco è uscito nel 1999, ma ho lavorato anche alla scrittura di canzoni per un paio d’anni prima. Quindi, lo faccio da circa 25 anni. Sono diventata davvero me stessa in termini di trovare le mie voci sia per quanto riguarda il canto che la scrittura, in termini di adattamento con chi sono (ero molto timida e nervosa all’inizio) e ho imparato a essere disciplinata e prolifica – e anche a capire quando è il momento di fare una pausa e non produrre e semplicemente vivere la propria vita o fare altri progetti non musicali invece di scrivere canzoni.
Ricordo la prima volta che ti ho visto dal vivo sulla spiaggia di Hana-Bi a Marina Di Ravenna (era nell’agosto 2010!): Quali sono i tuoi ricordi di quella notte e di quel locale così speciale? Quali sono i tuoi pensieri sul futuro della musica dal vivo?
Mi è piaciuto molto suonare lì! Allora avevo il mio bambino con me e c’erano anche il mio ex marito Tucker e i miei genitori. Mi manca andare in tour e avere la possibilità di visitare luoghi e luoghi meravigliosi in Italia e nel mondo. Spero di poter tornare in tour nell’autunno del 2021, ma il tempo lo dirà . Ho sentito che la pandemia è uno specchio. è uno specchio anche per l’industria musicale: la nostra industria inquina moltissimo con tutti gli artisti che volano e guidano costantemente, quindi forse non è una brutta cosa per noi essere costretti a fare una pausa e considerare come possiamo fare un tour in modo più sostenibile nel futuro. Una cosa che so per certo è che non puoi sostituire le persone che stanno insieme in una stanza. Le persone troveranno sempre il modo di riunirsi per condividere arte e musica perchè è un modo fondamentale per legare e condividere la vita insieme.
Hai qualche nuovo artista interessante da suggerire ai nostri lettori?
Mi piace ascoltare i nuovi lavori di Fleet Foxes, Sylvan Esso, Arca, Anderson Paak e MWill. Mi sto appassionando molto alla poesia di Ross Gay, Anis Mojgani e Sharon Olds.
Puoi per favore scegliere una delle tue canzoni, vecchia o nuova, come colonna sonora di questa intervista? Grazie mille. Spero di vederti da qualche parte in Europa il prossimo anno.
Direi “Another Space And Time”.
Grazie per l’interesse e per il supporto!
Photo Credit: Amanda Hatfield from Park Ridge, NJ, USA, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons