Dopo oltre tre anni da “Moonshine Freeze“, This Is The Kit ritorna con questo suo quinto LP (il secondo per Rough Trade Records), registrato ai Real World Studios nel Wiltshire appena prima dell’inizio del lockdown.
Dopo la sua collaborazione con i National per “Easy To Find” e la sua presenza nel successivo tour della band di Cincinnati, Kate Stables ha conosciuto Josh Kaufman, componente dei Bonny Light Horseman e dei Muzz, che ha finito per produrre questo suo nuovo disco: nonostante sia stato scritto prima dell’arrivo della pandemia mondiale, il disco non nasconde comunque la sua ansia, ma vede anche momenti di gioia.
Abbastanza cupo e inquietante l’inizio con “Found Out” composto principalmente di chitarre vorticose e voce, mentre le percussioni si aggiungono solo in un secondo tempo: non mancano, invece, passione ed eleganza.
“This Is What You Did”, pur con la sua evidente tensione, ci emoziona con il suo veloce banjo e dei raffinati fiati, mentre l’intensità si fa sempre crescente.
Più positiva e colorata la successiva “No Such Thing”, invece, non abbassa il ritmo, ma aggiunge influenze jazzy con vibranti percussioni e ricche inserzioni di fiati ad accompagnare la sempre gentile voce della musicista nativa di Winchester, che spesso armonizza con quella di Rozi Plain, che suona il basso nella sua touring band.
Se parliamo di eleganza poi non possiamo dimenticare di citare “Coming To Get You Nowhere”, introdotto ancora da ottimi fiati, prima di lasciare spazio al lavoro delle chitarre e alla dolcezza ““ velata da un leggero tocco di malinconia ““ della Stables.
Il disco si chiude con la bellissima “Keep Going”, disegnata con la sei corde e un delizioso piano: il brano non è solo il più lungo di “Off Off On”, ma è anche luminoso, morbido e ricco di speranza.
Un percorso di tre quarti nell’incantevole mondo folk-rock di Kate che ci mostra le sue buone qualità e risulta essere spesso emozionante: crediamo che, con questo suo nuovo LP, This Is The Kit ci potrà riscaldare i cuori durante il prossimo duro inverno.
Photo Credit: Lebruman