Ogni musicista ricorda la prima volta che ha posato gli occhi sullo strumento del cuore. Ben Harper tra le chitarre è praticamente nato e cresciuto, nel negozio di famiglia. Non un posto qualunque ma il Folk Music Center di Claremont in California, presto diventato punto d’incontro e meta privilegiata per artisti famosi e semplici appassionati. Ricordi intensi quelli che Ben ha di quelle quattro mura, chissà forse misurava la sua altezza con quella della chitarra di turno invece di segnare una tacca sul muro, come fanno in molti.
Quando aveva cinque anni ha iniziato a suonare la lap steel, tenendola in precario equilibrio sulle ginocchia. Oggi, uomo adulto e musicista navigato, imbraccia nuovamente la sua Monteleone e le dedica un album intero. Il primo strumentale della sua lunga carriera ed era quasi scontato che succedesse prima o poi. Quindici brani che hanno l’aspetto di pagine di diario vissute e stropicciate dall’uso e l’immediatezza di Polaroid scattate senza fretta: paesi, città e volti, quartieri e immagini evocate un giro di note dopo l’altro.
Lunga la genesi di “Winter Is For Lovers”: quasi quindici anni e diverse versioni registrate e accantonate (tra cui una orchestrale costosissima) prima di arrivare al minimalismo odierno, un tàªte-à -tàªte intimo ma mai banale in cui Ben Harper riversa anni di studio e chissà quante corde spezzate. Arpeggi, armonie delicate, nessun virtuosismo fine a se stesso ma piccoli omaggi alla musica mediorientale, hawaiana, un pizzico di blues e molto spazio per sognare. Ogni brano ha un suo carattere, una sua unicità e la lunghezza non eccessiva dei pezzi rende l’ascolto piuttosto dinamico.
Musica in cui perdersi, da cui lasciarsi trasportare in giro per il mondo proprio ora che viaggiare liberamente è un ricordo che sembra fin troppo lontano. Non semplice accompagnamento da tenere in sottofondo ma colonna sonora di un film immaginario che piacerebbe a Wim Wenders. I chitarristi troveranno in questi trentuno minuti materiale in abbondanza per le future esercitazioni, i comuni mortali avranno l’ennesima conferma del talento di Ben Harper.
Credit foto: Jacob Boll