La data da cerchiare in rosso sul calendario questa volta è il ventinove gennaio 2021, giorno in cui i Notwist pubblicheranno “Vertigo Days” per la tedesca Morr Music. Un ritorno gradito dopo qualche anno di relativo silenzio discografico, giusto celebrarlo scegliendo dieci brani di una band mai uguale a se stessa e in continuo, tenace mutamento capace di fondere musica elettronica, melodia e sperimentazione in uno stile di ricercata eleganza.

10 ““ LICHTER 1

2003, da “Lichter EP”

Un EP realizzato come colonna sonora del film “Luci Lontane” di Hans-Christian Schmid, che raccontava vite di confine tra Polonia e Germania. Quattro tracce, un unico movimento sonoro cadenzato e ripetuto in forma diversa e uguale a se stessa.

9 ““ OBJECT 11

2015, da “The Messier Objects”

I Notwist diventano astronauti e si fanno un giro nel cosmo, o meglio nei centodieci corpi celesti catalogati dal cacciatore di comete francese Charles Messier. Suggestioni spaziali e un suono elegante in bilico tra melodia e tensione.

8 – WINTER

1991, da “The Notwist”

I primissimi Notwist. Giovani, ribelli, in pieno stile hardcore punk ai confini col metal. Solidi, veloci, affilatissimi, molto diversi dalla band che sarebbero diventati.

7 ““ NO LOVE

1992, da “Nook”

Secondo album, quello con gli ingranaggi in copertina. Sempre metallari e tosti, ma ancora per poco “… “Nook” ha ancora oggi diversi estimatori.

6 – 12

1995, da “12”

Il terzo album, quello di transizione in cui i ritmi si abbassano e le melodie emergono prepotenti come nella title track “12”. Love song distorta e vulnerabile, con tocchi di rumore e jazz “… “Red is the colour of being weak / White is the colour of being asleep

5 – CHEMICALS

1998, da “Shrink”

L’evoluzione continua ed è ormai quasi completa. “Shrink” è il disco della definitiva svolta elettronica, rappresentata a dovere da un brano come l’incredibile “Chemicals” corredato da uno dei tanti video memorabili dei The Notwist.

Guarda il video di “Chemicals”:

4 – BONELESS

2008, da “The Devil, You + Me”

Un salto nel futuro con l’accorata “Boneless”, arrangiata splendidamente e impreziosita da un crescendo finale potente e delicato.

3 -KONG

2014, da “Close To The Glass”

Falsetto, archi, elettronica, ritmi accattivanti per uno dei singoli più ambiziosi e discussi dei The Notwist che si trasferiscono momentaneamente oltreoceano, in casa Sub Pop.

Guarda il video ufficiale di “Kong”:

2 ““ ONE STEP INSIDE DOESN’T MEAN YOU UNDERSTAND

2002, da “Neon Golden”

Cerchio nero su sfondo rosso, il loro capolavoro ormai si può dire. Lucido, ipnotico, curato in ogni singola nota, diversi brani poi finiti nella colonna sonora di film (da Sorrentino a Aldo, Giovanni e Giacomo). Un successo meritato. Citatissime “One With The Freaks” e “Consequence”, un po’ meno il basso dinamico di “Pilot” e la ruvida dolcezza di “One Step Inside Doesn’t Mean You Understand”

1 ““ PICK UP THE PHONE

2002, da “Neon Golden”

Il video ufficiale diretto da Luis Briceno ha fatto storia e scuola. Un mix di stili visivo che rispecchia la varietà  musicale di un brano dalla vita lunghissima, da annoverare tra i grandi classici.

Guarda il video ufficiale di “Pick Up The Phone”:

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