Durante un’intervista al The Howard Stern Show di questa settimana, Billy Corgan ha parlato a lungo della morte di Chris Cornell e di come si sia relazionato con lo stato emotivo che il cantante dei Soundgarden stava provando nei momenti precedenti alla sua morte.
Stern ha chiesto a Corgan se la morte di Cornell nel 2017 “avesse scatenato qualcosa dentro di lui“. “Oh, sì. Sono stato davanti a quello specchio migliaia di volte – proprio come lui“, riflette Corgan. “Sono stato lì molte notti in cui anche nei massimi livelli di popolarità ti guardi allo specchio e pensi: Ne vale la pena? E non potrei mai dirti perchè non ne vale la pena. Qualcosa dentro di te dice: Questo non è quello per cui ho firmato o Tutti gli altri pensano che sia fantastico, ma per me non è fantastico e non so cosa fare. Sono stato in quel punto esatto mille volte, quindi per me aveva senso, anche se il suicidio è ovviamente la cosa che non ha senso. Sono una delle poche persone che può dire di sapere cosa si prova“, ha aggiunto Corgan. “Mi sbaglio? Mi sto inventando una fantasia. E’ del tutto possibile, ma questa è la mia versione di quello che è successo“.
“C’è stato un periodo della mia vita in cui ovunque andassi venivo riconosciuto e un giorno si è fermato. è una specie di sensazione che mi perseguita. E se sei insicuro, come la maggior parte degli artisti, inizi a pensare di aver fatto qualcosa di sbagliato o di non aver fatto qualcosa di giusto. Ed è allora che la gente intorno a te inizia a entrarti in testa“.
Nel corso dell’intera intervista di 90 minuti con Stern, Corgan ha ovviamente anche parlato del nuovo album degli Smashing Pumpkins, “CYR”, e ha suonato il singolo “Birch Grove” oltre a “Disarm” e una cover di “Wish You Were Here” dei Pink Floyd.