La pandemia ha cambiato mille abitudini ma non le festività natalizie che incombono col loro carico di stress, gioie, incertezze e l’ormai classico lungo elenco di brani a tema che infestano l’etere. Chi di questi tempi fa fatica ad ascoltare gioiose campanelle dovrà giocoforza trovare altro e magari chiedere aiuto a Valerio Sanzotta. Cantautore sensibile che non rinuncia a quel tocco di fantasia che rende tutto più interessante è tornato a far musica due anni fa dopo una pausa di riflessione lunga ma proficua.
L’esordio con “Migrazioni di Memoria” poi l’esperienza sanremese culminata con l’uscita di “Novecento” nel 2008 e “Prometeo Liberato” del 2018 hanno dimostrato ampiamente il talento di questo raffinato musicista e paroliere. Il nuovo album “Naked (Oltre lo Specchio)” regala cover eleganti (“Good Woman” di Cat Power) una dedica a Nick Drake e intensi ritratti al femminile (“Carla”, “Ultimi Pensieri su Sarah Kane”). I collaboratori sono in realtà ospiti che entrano educatamente nel mondo creato da Sanzotta.
“It’s Sunday In This Mirror” singolo uscito l’anno scorso in occasione della Giornata Mondiale per L’Eliminazione della Violenza contro le Donne e interpretato insieme a Diana Tejera tratta un tema difficile senza cedere alla retorica, come fa del resto “Never Give Up” che parla di bullismo. Il finale è invece affidato a Giulio Casale che si mette in gioco recitando “Ho Visto Tutti Gli Occhi”, poesia in metrica libera che diventa spoken word à la Alessandro Bergonzoni.
Chiusura elegante di un viaggio lungo trentotto minuti che colpisce soprattutto per la profondità di brani come “Notte # 2” e “Sono la Neve”. Menzione speciale per una “Vigilia di Natale” dai toni soffusi e minimali, un brano ruvido e doloroso che fa commuovere, riflettere e potrebbe affiancare “Il Natale è il 24” di Piero Ciampi in un’ipotetica lista dedicata agli ultimi, ai fragili, a quelli che hanno fatto a pugni con la vita ma sono ancora capaci di mettersi a nudo con onestà .