Noi non vogliamo vivere per sempre felici e contenti, non come in una stupida e zuccherosa favola di Natale. Noi preferiamo vivere nel mondo governato da Jack Skellington, assieme al cane Zero, assieme a Sally, la bambola di pezza, ed assieme a tutte quelle creature che vengono, puntualmente, emarginate, fraintese e giudicate frettolosamente, in base ai luoghi comuni, agli schemi mentali e ai modelli politicamente corretti che ci vengono suggeriti ed imposti dalla nostra società .
Una società stupida ed ipocrita, proprio come un film ipercalorico della Disney, nella quale chiunque non si adegui ai canoni governativi vigenti, è, automaticamente, brutto, ottuso e malvagio. Una vera e propria agonia, dunque; un mondo terrificante, concepito per privare gli individui della propria personalità e ridurli a pecore ubbidienti, pronte a scandalizzarsi e trasformarsi, in un attimo, nei feroci mastini del sistema, non appena i media compiacenti ed asserviti al potere dominante mostrano loro qualcosa fuori posto o, ancor peggio, qualcuno che non si uniforma al pensiero unico, rifiutando tutti quei comportamenti, globalmente, socialmente e virtualmente sacri e conseguentemente identificati nell’essenza del bello, del buono e del giusto.
Ed è proprio così che chiunque di noi – dallo spregevole ed inquietante clown che si tira via la faccia, al vampiro col giubbino di pelle nera e la t-shirt degli Slayer; dall’impiegato tutto casa, famiglia, decoro e lavoro, allo stravagante appassionato di bare, tombe, ragnatele e poesie di Edgar Allan Poe – può diventare, da un momento all’altro, il nemico da combattere, il mostro da emarginare, il malato da curare, il pazzo da internare, il negazionista da correggere.
A volte è sufficiente una parola, a volte basta un silenzio, per diventare i reietti, degni compagni di quel nauseante sacco di juta che è il Bau-Bau, l’uomo nero che impersona le nostre peggiori paure, quelle che vivono da sempre dentro ciascuno di noi e che oggi vengono utilizzate per manipolarci e controllarci a distanza, attraverso internet e tutte le apparecchiature digitali che riempiono le nostre case.
Come potremo difenderci, dunque, dagli attacchi improvvisi di questo terribile Bau-Bau? Ovvio, ci penserà il nostro forte papà o la nostra forte mamma, ovvero quella figura autoritaria che, sempre più, le masse assuefatte e drogate vanno bramando, osannando e cercando. L’uomo forte, chiamato a sconfiggere ed eliminare l’uomo nero e tutte le nostre insicurezze, invece, non farà altro che nutrire, far prosperare ed accrescere, a dismisura, le vecchie e le nuove insicurezze.
Chi è, allora, il vero uomo nero?