Provenienti da Washington, D.C., i Bacchae hanno realizzato questo loro secondo LP lo scorso marzo per la Get Better Records di Chicago.
Registrato e mixato da J. Robbins al Magpie Cage Studio di Baltimora, il disco arriva a quasi tre anni di distanza dal loro debutto, “Down The Drain”.
E’ interessante vedere come la band statunitense stia cercando di sviluppare il suo cammino: l’iniziale “Leave Town”, per esempio, è vibrante e dimostra tutta l’urgenza post-punk cattiva e intensa con una potente linea di basso che guida la potenza del loro suono.
Diversa poco dopo la situazione con il singolo “Hammer” che, senza perdere l’energia tipica del gruppo statunitense, si concede tocchi pop abbastanza inaspettati ““ possiamo ascoltare la gentilezza del piano, come quella degli aggrazziati vocals della frontwoman e tastierista Katie McD.
Più avanti è l’ispirata “Turns Me” a trasportarci su territori dai toni più dancey, in cui l’abbinamento tra una vibrante sezione ritmica e i synth sembra funzionare piuttosto bene.
Ottime poi le sensazione melodiche di “Everything Ugly” disegnate con l’apporto di notevoli chitarre, che lasciano comunque spazio per influenze più poppy, mentre la conclusiva “Losing War” mostra una cattiveria e una determinazione davvero importanti con pesanti riff più cari all’heavy-metal che al punk.
Un lavoro davvero interessante questo “Pleasure Vision”, che vede i Bacchae muoversi attraverso un buon numero di influenze, creando un album energico e piacevole, che ci lascia con la voglia di esplorare le loro prossime uscite.
Photo Credit: Kara Donnelly