Stiamo seguendo ormai da qualche tempo Siv Jakobsen: la musicista di Asker, a causa della crisi sanitaria mondiale, ha rinviato l’uscita del suo secondo LP, originariamente prevista per fine aprile, alla fine di agosto, ma nel frattempo abbiamo avuto la fortuna di poter assaggiare parecchi estratti dal suo nuovo lavoro e di farci una maggiore idea sulla sua nuova visione sonora.
Il nuovo lavoro, che segue di tre anni il suo debutto “The Nordic Mellow”, al contrario del predecessore, preparato in poche settimane, è stato costruito nel corso di un anno, mentre Siv e il produttore Chris Bond (Ben Howard, Nick Malvey) si sono incontrati per numerose sessioni di registrazione.
Partendo dal suo esordio dai toni acustici, qui la norvegese cerca di cerca di aggiungere nuovi colori alla sua tavolozza, come dimostra già la opening-track “Fear The Fear”: con l’aiuto della sua chitarra e di qualche elemento elettronico la Jakobsen sa costruire paesaggi fatati e caldi, in cui la sua voce dona un ulteriore tocco di grazia.
Un’altra piccola perla di questo disco è “Shine” con quel suono folk acustico leggero e così emozionante e le sue armonie vocali capaci di scolpire immediatamente brividi puri sotto la pelle.
“Anywhere Else” poi cresce pian piano e ci incanta tra un leggero drumming e il suono del violino accompagnati da armonie sempre più calde seppure cupe.
In “Island”, invece, Siv sceglie di virare verso panorami più pop, lasciando la sua voce sempre gentile protagonista insieme a una drum-machine, al piano e, in un secondo tempo, a qualche ulteriore tocco elettronico.
“I Call It Love” chiude il disco regalando sensazioni cinematografiche profonde e dolci: al piano si aggiunge un violino malinconico che sembra comunque rispecchiare perfettamente lo spirito nordeuropeo.
Un album di grande valore, questo “A Temporary Soothing” non solo segna un passo avanti davvero importante per la Jakobsen, ma è molto emozionante, pieno di calore e capace di toccare i cuori attraverso i suoi paesaggi sonori disegnati con sapienza e intelligenza: un gioiello da conservare con cura per questi tempi così freddi e tristi.