E’ dal 2010 che Katie Malco pubblica musica e ha già girato l’Europa suonando il insieme a gente come Julien Baker, Bob Mould, The Joy Formidable e This Is The Kit: la scozzese residente a Northampton, però, dopo una lunga pausa che l’ha portata a modificare il suo sound, ha realizzato il suo debutto full-length solamente lo scorso giugno per la nota label della Virginia 6131 Records, la stessa che aveva lanciato proprio la Baker.
“Animal” apre il disco raccontando le sue dolorose esperienze di teenager, quando era costretta a dormire sul divano a casa di amici per scappare dal comportamento abusivo del partner di sua madre e ciò l’aveva portata ad avere problemi con l’alcool: a livello sonoro, invece, le influenze si muovono verso un indie-rock chitarristico anni ’90, ma è la sua potente ed emozionante voce a essere la vera protagonista, come accadrà anche in gran parte dell’album.
“Brooklyn”, invece, parla di viaggi notturni nella zona di NYC, mentre le morbide melodie e le percussioni tranquille creano un’atmosfera di intimità , prima dell’esplosione del coro.
“Fractures” poi narra di una relazione sentimentale negativa e ci porta su panorami sonori decisamente più morbidi, regalandoci anche un songwriting sincero, sebbene doloroso.
“Night Avenger”, con la sua chitarra appena pizzicata, ha la stessa delicatezza ed emotività dei suoi primi lavori; la conclusiva “The First Snow”, invece, parte molto tranquilla e gentile con il suono leggero di piano e chitarra per poi espandersi verso territori indie-rock più potenti che ci possono ricordare l’ultimo album di Lucy Dacus.
In “Failures” la Malco cerca di esaminare le sconfitte del suo passato e lo fa in maniera onesta e consapevole: seppur doloroso, questo viaggio la porta a non dimenticare e a maturare e, allo stesso tempo, anche il suo suono si evolve durante questa lunga strada. Un debutto emotivamente intenso per una futura protagonista della scena indie-rock britannica.