Di stanza a Brighton, la giovane Lucy Feliz ha pubblicato in agosto questo suo sophomore per la scozzese OK Pal Records, arrivato a distanza di un paio di anni dal suo debutto full-lenght, “Ancestry”, realizzato con il moniker di LosFeliz.
Per registrare il suo nuovo LP, la musicista inglese ha viaggiato fino a Lyttelton in Nuova Zelanda, lavorando con il noto produttore Ben Edwards (Julia Jacklin, Aldous Harding, Nadia Reid), che si è anche occupato del mixing.
Nelle sue canzoni, che parlano di memorie della sua vita, di crisi di identità e di nuovi inizi, si nota soprattutto la qualità eterea della sua voce che vi aggiunge un tocco prezioso ed emozionante.
L’apertura con “Cowgirl” ci porta subito verso mondi incantati, i suoi vocals sembrano volare magicamente sopra i suoni melodici e sognanti di chitarra e synth, mentre il ritmo rimane basso.
“Paradise” ha invece influenze folk, ma allo stesso tempo non perde quelle sue sensazioni fatate e così confortanti, mentre “Werewolf”, dopo un inizio molto raffinato e tranquillo, spinge l’acceleratore con influenze che invece vengono dal mondo indie-rock, prima di chiudere nuovamente in leggerezza e serenità .
Se “Silhoutte” ci ricorda l’indie-pop tutto al femminile degli anni ’50 con la sua eleganza e le sue celestiali armonie, la conclusiva “Strange Allure” è invece una ballata chitarristica dalle tinte cure e dalle sensazioni malinconiche e sofferenti.
Un disco piuttosto variegato, questo nuovo lavoro di Lucy Feliz porta numerosi spunti interessanti e dimostra come sia spesso capace di creare ottime melodie dalle atmosfere sognanti e magiche.