A quattro anni dall’ultimo disco “Miranda!”, le Altre di B rilasciano oggi, 5 febbraio, il nuovo doppio singolo “Diagram/Peacock” con il nuovo team Costello’s Records/We Were Never Being Boring con distribuzione The Orchard per l’Italia e Symphonic Distribution per il resto del mondo.
“L’intento artistico dell’ormai storica band bolognese è chiaro: tornare all’essenza ed all’immediatezza” – si legge nel comunicato stampa – “Non a caso, in un momento in cui il genere “urban” sembra essere il riferimento principale in ambito musicale, il gruppo promuove la disurbanizzazione come rifiuto di una centralità asfissiante, con la sua omologazione e con quella mancanza di libertà che ne deriva, e trasloca in campagna.
Qui le Altre di B iniziano ad assorbire cicli ed insegnamenti della natura, e prendono consapevolezza dell’importanza delle scelte che si fanno e dei loro effetti sul futuro. Come nei rapporti interpersonali”.
“LATO A – Diagram
«”Diagram” parla di relazioni interpersonali indebolite dal silenzio, dall’assenza di dialogo e dalle carenze, chehanno sviluppato noia, risentimento e insoddisfazione. è il deterioramento delle cose e un movimento disopracciglio può essere più spaventoso di tante parole. L’amore, e in generale le relazioni sociali, sono difficili dadefinire a parole, tuttavia può essere disegnato. Per questa ragione “Diagram” è il racconto di un grafico: sulleascisse (x) il corso della vita, il tempo, la nascita e la morte; sulle ordinate (y) i picchi di felicità e tristezza»
LATO B – Peacock
«”Peacock” parla del pavone che vive fuori dal granaio che abbiamo riattrezzato a sala prove, davanti allagrande quercia, nella pianura bolognese. Fra insetti, chincaglierie, finestre senza vetri e tutto lo spazio per creare.Il pavone ha passato un’intera estate sul trattore posteggiato nell’aia e abbiamo sempre avuto l’impressione checi ascoltasse, dato che paupulava nei silenzi fra una canzone e l’altra. Peacock parla di vanità , di superbia,dell’ostentato senso di superiorità . A conti fatti l’arte non è una competizione, ma l’unico seme che lasceremo su questa terra. »”