Uscito a sorpresa lo scorso 22 gennaio un nuovo mini album, pubblicato dalla label Carpark Records, della statunitense Madeline Kenney che fa seguito all’acclamato album “Sucker’s Lunch”, edito lo scorso anno, che avrebbe dovuto portare in tour. La pandemia, si sa, ha cambiato i piani di molti artisti i quali hanno approfittato per tentare di virare su altri territori musicali.
Ed è questo anche il caso della brava cantautrice di Oakland la quale, con questo “Summer Quarter”, autoprodotto e registrato proprio durante il lockdown nel suo seminterrato senza finestre in California, ha deciso di affrontare nuovi percorsi creativi dirigendosi verso nuove sonorità fatte di sperimentazioni con un meticoloso e ricercato utilizzo di synth.
Quattro tracce in totale, anticipate dal bel singolo “Wasted Time” (accompagnato da un video girato al Greek Theatre di Berkeley), che ruotano intorno ad una atmosfera ovattata e delicata nella quale vengono in risalto anche le doti vocali della Kenney, come nell’altro singolo “Truth” dai risvolti poppy.
Gli arrangiamenti sono curati nei minimi dettagli e le variazioni di tonalità in “Superstition” rendono ammaliante ogni singola nota che si armonizza con l’ambientazione sognante e riflessiva dell’intero EP che inizia proprio con un episodio soft-rock a cura della titletrack.
Sedici minuti intensi di ottima musica.