Come mamma l’ha fatta – con le parti intime celate da una elegante posa – si presenta la bella Taylor Momsen sulla copertina dell’ultimo album in studio dei suoi The Pretty Reckless, quasi a voler mettere a nudo le difficoltà , i momenti non proprio allegri che hanno preceduto la gestazione e la successiva uscita di “Death By Rock and Roll”.
Nel quarto album della band statunitense si celebra anche la vita, quella spezzata, del grande ed indimenticabile Chris Cornell morto suicida nella stanza dell’albergo a Detroit nel 2017 proprio quando Momsen e soci erano in tour con i Soundgarden ovvero quella indispensabile e necessaria di Kato Khandwala produttore nonchè grande amico della Momsen – la quale gli ha dedicato la grintosa e potente title track – che si spense il 25 aprile 2018 in seguito alle gravi ferite riportate in un incidente motociclistico.
Affiancato dalle inseparabili chitarre di Ben Philips e con la sezione ritmica affidata alla batteria di Jamie Perkins ed al basso di Mark Damon, la brava e carismatica Taylor ci presenta un disco davvero riuscito dove il tipico sound marchio di fabbrica trova il modo di lasciar spazio anche a brani dall’incedere easy-listening conditi pure da ballad rock efficaci e memorabili – per lo più collocate nella seconda metà del full-length – come nei bei episodi acustici “I Got So High” dalle tinte poppy, “Standing at the Wall” adagiata su un letto di archi e “Rock And Roll Heaven” che propone un country-rock di tipico stampo USA.
Quando si tratta di picchiare duro, la Momsen non le manda a dire come nell’incandescente “Only Love Can Save Me Now” coadiuvata dalle doti dei Soundgarden interpretati dalle nobili pelli di Matt Cameron e dal sempre “mostruoso” Kim Thayil e la sua fedele Guild S-100, i quali arricchiscono e caratterizzano il brano, proprio come fa nella successiva “And So It Went” l’inconfondibile ed inarrivabile sei corde del dott. Tom Morello, che sigla uno dei migliori del lotto in compagnia del gothic rock di “25”, la mia preferita.
I riffoni ordinari di note hard-rock, perchè di questo è sostanzialmente fatto l’album, una pura e semplice incarnazione di brani diretti e dai chorus che non passano mai di moda, si ripetono traccia dopo traccia senza mai annoiare sia che solchino sentieri sofisticati come nella poderosa “My Bones” sia quelli più country-folk presenti nella closing track “Harley Darling”.
Ovunque, la vigorosa e sexy voce di Taylor!
Photo credit: Samuel J. Rodrigues, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons