Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.
KINGS OF LEON
When You See Yourself
[RCA Records / Sony Music]
Release date: 5 marzo
Pesi massimi che tornano in pista. Caleb Followill dice che la band si è presa tutto il tempo necesario per curare al massimo anche i piccoli dettagli in un disco che sarà molto intimo e personale, almeno nei testi. Sul sound, un piccolo segnale: “Un sacco degli strumenti che sentirete sul disco li avreste potuti sentire su album di Pink FLoyd e Beatles, abbiamo cercato a lungo per trovare la giusta strumentazione“. Staremo a sentire…
ARAB STRAP
As Days Gets Dark
[Rock Action/ Best & Fairest]
Release date: 5 marzo
Aidan Moffat parla di un disco “decisamente diverso, con nuovi strumenti, suoni ed un forte desiderio di esplorare: degli Arab Strap più vecchi, più saggi e sicuramente migliori“. Troveremo quindi i cari vecchi Arab Strap? Ci saranno grosse sorprese? Malcolm Middleton è sempre delizioso: “è passato molto tempo dal nostro lavoro precedente, questa lunga distanza ci ha permesso di valutare e dissezionare il brutto e il bello di ciò abbiamo fatto. Non sono molte le band che hanno questa possibilità , quindi penso sia stato meraviglioso separarsi“.
THE ANCHORESS
The Art of Losing
[Kscope]
Release date: 12 marzo
Scritto e prodotto dalla Davies, “The Art of Losing” a quanto ci dicono le note stampa “naviga tra i detriti della morte. è un disco fatto nel processo di cercare di risalire dal dolore che ci arriva dalle perdite nella nostra vita. Nonostante lo sfondo traumatico della sua composizione, il disco viene definito tutt’altro che triste. Piuttosto, tutte le quattordici tracce creano un’eruzione di emozioni in technicolor, fermamente preoccupate di come trovare uno scopo in mezzo al dolore“.
ROB ZOMBIE
The Lunar Injection Kool Aid Eclipse Conspiracy
[Nuclear Blast]
Release date: 12 marzo
Sempre un piacere ritrovare il buon vecchio Rob. Ultimamente meglio al cinema che con la musica, ma se tornassimo ai livelli dei White Zombie, beh, ci sarebbe da divertirsi non poco. I singoli lasciano ben sperare! Forza Rob, non ci deludere!
LANA DEL REY
Chemtrails over the Country Club
[Interscope Records / Polydor Records]
Release date: 19 marzo
L’acclamato “Norman Fucking Rockwell” ha segnato una via decisamente importante per Lana, che ha ricevuto consensi praticamente unanimi. Le voci sul nuovo disco lo descrivono come capace di rivelare “una Del Rey più vulnerabile e più innocentemente emotiva“. Alla produzione troviamo Jack Antonoff e Rick Nowels, insomma le premesse per un nuovo successo qui ci sono tutte…
TIM COHEN
You Are Still Here
[Bobo Integral]
Release date: 26 marzo
Sesto album per il buon Tim. Le note stampa ci dicono che ““You are Still Here” è una collezione tesa e piena di suspense, con canzoni dinamiche e senza tempo. L’album è stato registrato in tre session di una settimana al Crown Lanes (Denver, CO) con il collaboratore di lunga data di Cohen, James Barone (Beach House). L’orecchio acuto di Barone e l’approccio cantautorale più focalizzato di Cohen sono un matrimonio magico. Il risultato “You are Still Here”, è una grande opportunità per tornare all’arte dell’ascolto attento degli album“. Insomma, ottime premesse
THE ANTLERS
Green to Gold
[Anti / Transgressive Records]
Release date: 26 marzo
Sono passati ormai 7 anni dall’ultima uscita dei The Antlers, ecco perchè attendiamo il duo di Brooklyn con grande trepidazione. In realtà c’è da dire che la scrittura, in questo caso, è andata tutta sulle spalle di Peter Silberman, che ne parla così: “La maggior parte delle canzoni di Green To Gold sono raccolte da conversazioni con i miei amici e il mio partner. Non ha senso per me cercare di attingere alla stessa energie che avevo 10 o 15 anni fa, perchè continuo a crescere come persona. Il disco parla di questa idea di cambiamento graduale. Le persone cambiano nel tempo, lottano per accettare il cambiamento in coloro che amano e lottano per cambiare se stesse. Eppure, nonostante tutte le nostre difficoltà che noi affrontiamo, la natura in qualche modo le fa sembrare assai facili“.
DEATH FROM ABOVE 1979
Is 4 Lovers
[Universal]
Release date: 26 marzo
La legge del 4 per i simpatici canadesi Death From Above 1979: sono infatti passati quattro anni da “Outrage! Is Now” e questo nuovo “Is 4 Lovers” rappresenta il loro quarto album. Per ora, dal primo assaggio, sembra che il tiro sia sempre quello conosciuto, tra anni ’70, punk e la componente dance. Restiamo vigili e in attesa…
XIU XIU
OH NO
[Polyvinyl Records]
Release date: 26 marzo
Nuovo album per Xiu Xiu che puntano alla grande sui duetti, visto che in campo, assieme a loro, questa volta scendono artisti del calibro di Sharon Van Etten, Chelsea Wolfe, Liz Harris, Alice Bag, Owen Pallett, Twin Shadow, giusto per fare qualche nome pesante. Jamie Stewart ci parla così delle varie collaborazioni: “Gli ospiti di OH NO riflettono i tipi di persone, e molte delle stesse, che mi hanno aiutato a ricordare che il rapporto tra gli esseri umani belli e quelli di merda è più simile ad un 60/40 piuttosto che ad un 1 su 99, come avevo sempre pensato. Anche se sulla tracolla della mia chitarra ho una spilla con su scritto ODIO LA GENTE, adesso la odio un po’ meno“.
BEN HOWARD
Collections From The Whiteout
[Republic Records]
Release date: 26 marzo
Sempre gradito il ritorno di Ben Howard che anche in Italia ha il suo ottimo seguito. In questo caso lo stesso Howard ha co-prodotto il disco insieme ad Aaron Dessner dei The National. Il disco, descritto dalle note stampa come “la realizzazione più piena e corposa di Howard fino ad oggi“, segna “la prima volta che Ben ha aperto le porte alla produzione al di fuori dei confini più stretti di lui e della sua band“. I collaboratori includono il pianista Thomas Bartlett (St. Vincent) e Rob Moose, arrangiatore d’archi di lunga data di Bon Iver, che ha lavorato anche con Laura Marling e Phoebe Bridgers. I primi singoli ci fanno ben sperare.