Seguiamo i Blanketman da esattamente un anno, quando pubblicarono il loro primo singolo “Taking You With Me” e ora per la band di stanza a Manchester è arrivato l’ora del primo EP, realizzato per la PIAS.
Registrato live insieme al produttore Luke Smith (Foals, Depeche Mode), questa prima prova sulla breve distanza del gruppo inglese tratta di temi come l’identità nazionale, le paure personali e le conseguenze delle divisioni sociali, finanziarie e geografiche.
Un viaggio relativamente corto ““ venti minuti ““ per sette canzoni, che si apre con il singolone “Beach Body”: subito siamo attratti dalle melodie disegnate dalle chitarre jangly, supportate da linee di basso decise che creano i primi attimi di irresistibile e inarrestabile energia punk.
“Harold”, dall’ottimo ritmo percussivo, parla di paure e di notte insonni con un tono strumentale decisamente nostalgico, ma piacevole, mentre “Dogs Die In Hot Cars”, che narra di problemi dei cani, risultata fresca e particolarmente gradevole con quelle sue melodie indie-pop affascinanti.
E se la solare “Blue Funk”, grazie a un’incalzante sezione ritmica, suona divertente e dancey, “The Tie” chiude l’EP con un ritmo più rilassato e un’atmosfera malinconica e riflessiva, mentre il frontman Adam Hopper dichiara: “we’ve been wasting precious time”.
Un lavoro davvero piacevole questo “National Trust”: le sue melodie gradevoli e la sua immediatezza ce lo fanno amare sin dal primo ascolto. Questo EP è una buona introduzione per la band inglese e una delle possibili colonne sonore per la prossima stagione estiva.
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