Mark Gardener dei Ride è tra i collaboratori nonchè produttore del nuovo disco di Lèanie Kaleido, cantautrice che fin dall’esordio “Karamelièn” del 2006 ha cercato di ritagliarsi un piccolo spazio nell’affollato mondo musicale britannico. Un punto d’arrivo questo “How To Weigh a Whale Without a Scale” per Kaleido, classe 1970 e figlia d’arte (il padre è Top Topham degli Yardbirds) cresciuta con il poster dei Ride in camera e la voglia di diventare PJ Harvey. Lo stile che ha forgiato album dopo album in realtà è molto diverso da quello di Polly Jean, più vicino al pop d’autore.
“How To Weigh a Whale Without a Scale” su suggerimento di Gardener mette al centro la voce melodica e delicata di Lèanie spesso accompagnata solo dal piano come nel singolo “All The Things I’m Made Of”, in “Codeine” e nell’intensa “Sweet Science” ma capace di sentirsi perfettamente a suo agio con arrangiamenti più complessi come quelli di “Nobody’s Hero” e della title track. Non poteva certo mancare la chitarra che da sempre segue Kaleido nei suoi viaggi e che torna protagonista in “Mr Dragonfly”, piccola ninna nanna in formato acustico e nella giocosa “Hat Thief” anche se a suonarla è Chris Gussman.
Lèanie Kaleido ha ricordato spesso scherzando che le canzoni vengono fuori come vogliono ed è divertente cercare i mille riferimenti a Robert De Niro e Amy Winehouse che popolano il mondo di “How To Weigh a Whale Without a Scale”. Mark Gardener svolge qui il ruolo di guida restando dietro le quinte, suonando all’occorrenza chitarra e basso, supervisionando le armonie di “Kite String Mantra” e la chiusura affidata alla riflessiva “Teapot Girl”. Dieci brani registrati senza ansie e pressioni che lasciano buone sensazioni.
Photo by Jess Foster and Mark Gardener