Dopo una manciata di singoli e un EP, “Quick To Burn”, uscito nell’ottobre del 2018, Isadora Eden è ritornata con la sua seconda prova sulla breve distanza, “All Night”, prodotta, mixata e masterizzata da Corey Coffman (Gleemer, Slow Caves, Corsicana).
Ci è voluto un po’ di tempo per completare questa nuova fatica, ma ne è valsa la pena: stando a quanto ha dichiarato la stessa Isadora in una recente intervista, la prima versione di questo EP era decisamente influenzata dall’alt-rock degli anni ’90 (a causa dei suoi continui ascolti degli Alice In Chains), ma ““ pur amando quel genere – non era ciò che stava cercando.
La musicista di stanza a Denver voleva sì allontanarsi dal delicato folk delle sue uscite precedenti, ma è stato solo con l’aiuto del compagno di band Sumner Erhard e di Coffman che è riuscita a trovare la strada che voleva intraprendere: “All Night” comprende quattro nuovi pezzi che si concentrano verso tonalità dream-pop, pur non perdendo l’intimità dei suoi inizi.
Attraverso la opening-track “Ghost” la giovane statunitense riesce perfettamente a passare all’ascoltatore le sue emozioni e la definizione che leggiamo sulla press-release, “una Soccer Mommy shoegaze”, sembra calzare perfettamente per lei.
Le atmosfere meditative di “Choke” e quel continuo cambio di velocità e di potenza della strumentazione si combinano perfettamente con la sua voce dolce, sincera, malinconica e cupa, che crea bellissime melodie.
Per questo quarto d’ora abbondante Isadora disegna panorami sonori dreamy dalla grande forza emotiva, cercando di trasportarci nel suo mondo riflessivo, vulnerabile e ultraterreno: la sua carriera continua con coraggio e questo cambio deciso rispetto al passato le dà comunque l’opportunità di farsi apprezzare. Noi ascoltiamo in silenzio e ci godiamo nelle cuffie questo ottimo seppur breve viaggio.
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