Jacques Moolman proviene da Johannesburg ed è il frontman degli Shadowclub, rock band sudafricana: dopo aver passato i suoi anni formativi nel Regno Unito tra Londra e l’Isola di Wight, Jacques è poi ritornato nella sua terra natale e ora è arrivato il momento del suo primo album solista.
Mentre analizza la condizione umana, toccando temi come la crescita individuale, le emozioni, e la mortalità , Moolman spazia attraverso numerosi generi musicali, tra cui country, folk, blues e rock.
Riflessiva nei vocals, “Into The Rain” apre il disco con un tocco di tranquillità , ma nel coro esplode con la sua chitarra fuzzy e una batteria incisiva ad accompagnare le pur gentili armonie.
“Bedtime Sweater”, invece, si sposta verso territori blues, ma ha un non so che di quel grunge di Seattle degli anni ’90 (leggasi Nirvana) forse per la potenza della sua chitarra e dei cori.
Intrigante anche il singolo principale “Hard Rain” con quelle sue percussioni intense e rumorose e quelle chitarre che costruiscono interessanti trame su panorami folk, mentre “Sticky Noise” si sposta verso orizzonti blues-rock noisy.
“Tear Eyed Moon” poi si muove su paesaggi country-folk davvero gustosi e senza confini, pieni di sentimenti e graziati da ottime sensazioni melodiche.
Un lavoro solido e dai sapori classici, questo “The Great Valley Redemption” segna un esordio positivo per il musicista sudafricano, che dimostra di essere abile a muoversi con qualità tra vari generi musicali.