Tra le band inglesi che garantirono il passaggio dal baggy al britpop si celebrano i grandi nomi come The La’s, The Stone Roses, The Charlatans e via dicendo. Ma spesso ci si dimentica di band minori, ma influenti al tempo, come i The Candy Skins di Mark e Nick Cope.
Furono bravi, i The Candy Skins, a riportare le contaminazioni acide e psichedeliche tipiche del madchester e gli impulsi mod, in un reticolato molto più idoneo alla forma canzone della tradizione anni ’60 inglese comunque ancora molto amata nel Regno Unito, declinando quindi al pop la carica lisergica ed adrenalinica di Happy Mondays e compagnia e riprendendo la scia dei vari Kinks e sodali. Ci sarebbe stato appunto il britpop, di lì a poco.
“Space I’m in” fila che è un piacere, tra melodie azzeccate e chitarre distorte, tintinnanti o acustiche all’occorrenza, e brani come “Submarine Song”, “Black and Blue” e “Never Will Forget You” sono di ottima fattura e altrettanto efficace resa. E prima della chiusura affidata alla titletrack c’è anche la rivisitazione dell’iconica “For What It’s Worth” di casa Buffalo Springfield.
Complici anche problemi con la casa discografica, la band però non seppe cavalcare l’onda e, al netto di un paio di album di qualità minore e di qualche reunion buona per sfruttare l’effetto nostalgia, il loro nome resta ai margini della storia del pop-rock inglese. Purtroppo.
Data di uscita: 29 Aprile 1991
Durata: 46:17
Etichetta: Geffen
Produttore: Pat Collier
Tracklist
1. So Easy
2. Submarine Song
3. Black & Blue
4. Never Will Forget You
5. Freedom Bus
6. Without Love
7. She Blew Me Away
8. Third World Blues
9. Not Sad to See You Go
10. Get Together
11. For What It’s Worth
12. Space I’m In