[ndr: Sempre più frequentemente ci si trova in difficoltà al momento di stabilire la data di uscita di dischi pubblicati anni fa. Neppure Wikipedia, le biografie, le interviste e i vari siti musicali aiutano a risolvere il problema. Spesso viene riportata semplicemente la dicitura “2001” come in questo caso. Prendiamo quindi per buono l’anno e scegliamo di celebrare il 15 maggio, data riportata su Apple Music. Ci scusiamo ovviamente con chi ricordasse altre date o conoscesse il giorno esatto]
“Rise And Fall Of Academic Drifting”, esordio sulla lunga distanza dei Giardini di Mirò, di anni ne compie ben venti e di vite ne ha vissute almeno tre o quattro. La prima da disco di culto con buone vendite, la seconda da album sorpresa dell’anno dopo l’esibizione a MTV Supersonic dell’undici gennaio 2002, la terza con i remix d’autore di “The Academic Rise Of Falling Drifters”, la quarta cominciata con la ristampa del 2016 che ha fatto scoprire questi cinquantatrè minuti a nuovi ascoltatori.
I Giardini di Mirò del 2001 avevano già cambiato pelle una volta: la band del 1994 / 1995 con Giuseppe Camuncoli alla voce si era trasformata in un ensemble quasi esclusivamente strumentale, capace di realizzare due EP (“GDM?” e “Iceberg”) usciti per la tedesca fiction.friction, la Gamma Pop di Filippo Perfido e l’americana Zum, di assaggiare i palchi europei, di aprire per band come i Karate. “Rise And Fall Of Academic Drifting” ha segnato la fine e l’inizio di tante cose: il trasloco alla Homesleep etichetta bolognese di Daniele Rumori, Matteo Agostinelli e Giacomo Fiorenza, la prima volta in uno studio professionale, nuovi arrangiamenti più ambiziosi.
Le registrazioni di questo nuovo esordio sono durate dodici giorni, sufficienti a dare corpo e anima a un progetto dal respiro internazionale ma con i piedi saldamente piantati nella terra della natia Cavriago. L’artwork in copertina, opera di Giacomo Spazio che ha rielaborato una foto tratta da un giornaletto americano sexy anni settanta, era solo il primo passo in un mondo di luci soffuse e ritmi violenti, creato dall’incrocio tra le chitarre di Corrado Nuccini e Jukka Reverberi, la tromba e il violino di Emanuele Reverberi, il clarinetto di Mirko Venturelli, la batteria di Lorenzo Lanzi e le tastiere di Luca Di Mira. Suonavano compatti come un sol’uomo.
E’ fatta anche di voci e di immagini la storia di “Rise And Fall Of Academic Drifting”. Quella di Matteo Agostinelli degli Yuppie Flu in “Pet Life Saver” e di Paul Anderson dei Tram in “Little Victories”, arrivata su CD in un pacchetto inviato per posta poco prima che il disco andasse in stampa. Le immagini del video di “Pet Life Saver” girato da Sirio Zuelli con Emidio Clementi riluttante protagonista, vincitore del premio MEI come miglior videoclip nel 2001, e quelle della già citata esibizione a MTV Supersonic più volte ricordata come punto di svolta dagli stessi protagonisti.
I sette infuocati minuti di “A New Start” suonati sui titoli di coda al posto della classica intervista hanno fatto definitivamente capire che esisteva anche in Italia una band capace di regalare attimi di gioiosa tensione, grandi atmosfere come quelle di “The Beauty Tape Rider”, “Pearl Harbor”, “Penguin Serenade” e il lungo addio della title track. “Rise And Fall Of Academic Drifting” ha avuto il merito di portare alla luce un mondo che fino a quel momento aveva viaggiato al riparo dai riflettori, creando un fertile terreno per la scena post rock d’inizio millennio.
Giardini Di Mirò ““ “Rise And Fall Of Academic Drifting”
Data di pubblicazione: 2001
Registrato: luglio – ottobre 2000, Alpha Earthbase Sound Laboratories (Firenze)
Tracce: 8
Lunghezza: 53: 18
Etichetta: Homesleep
Produttore: Giacomo Fiorenza
Tracklist
1. A New Start (For Swinging Shoes)
2. Pet Life Saver
3. The Beauty Tape Rider
4. Trompsà’ is Ok
5. Pearl Harbor
6. Little Victories
7. Penguin Serenade
8. Rise and Fall Of Academic Drifting