E’ passato davvero poco tempo dall’ultima volta che vi abbiamo parlato dei Mighty Oaks: la band di stanza a Berlino, infatti, aveva realizzato il suo terzo album, “All Things Go”, solamente nel febbraio dello scorso anno, ma l’inaspettato tempo libero regalato loro dal lockdown causato dal Covid-19 li ha portati a scrivere e registrare questo nuovo full-length appena uscito.
Ispirato in parte dalla pandemia e in parte dalla loro vita quotidiana, il disco viene definito dalla press-release come “intimo, personale e diretto”, ma allo stesso tempo “più adulto”.
Il trio formato da Ian Hooper (USA), Claudio Donzelli (Italia) e Craig Saunders (UK) apre il suo nuovo LP con “Land Of Broker Dreams” che, come ammette lo statunitense, si riferisce proprio al suo paese d’origine: nonostante la malinconia sia evidente in questa traccia decisamente riflessiva, non possiamo che godere della luminosità comunque sempre presente nelle loro ottime armonie folk-pop.
Impossibile poi non citare il bellissimo singolo “Mexico”, title-track del disco: non solo il suono dell’armonica dalle memorie folk-rock, ma tutta la canzone ““ nonostante il suo tono meditativo ““ presenta un’inaspettata e colorata euforia pop che sa trascinare ed esaltare.
Preziosa e decisamente malinconica, “Ghost” propone una buona emotività e, con quelle sue grandi armonie, ci ricorda i primi Fleet Foxes, mentre “What You Fighting For” ha un’atmosfera più allegra e colorata.
Ancora armonie raffinate in “Forever”, una canzone d’amore delicata e piacevole, che mostra una maggiore positività rispetto alle precedenti e anche “Gold To Me” poco più avanti vuole fornire qualche attimo di speranza e lo fa con classe ed eleganza.
Con questo “Mexico” i Mighty Oaks regalano momenti di sincera intimità , tocchi raffinati e armonie magiche, mentre narrano del momento difficile che tutti stiamo vivendo: senza volere reinvantere la ruota, riescono comunque a portare qualche sincero attimo di serenità e colore.